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LA PASQUETTA SECONDO SALVATORE DENARO: I CONSIGLI PER LA SCAMPAGNATA PIÙ ATTESA DELL’ANNO DI UNO DEGLI CHEF ITALIANI CHE MEGLIO INCARNA L’UNIONE TRA STAGIONALITÀ, AGRICOLTURA, CAMPAGNA E GRANDE CUCINA

Non Solo Vino
Salvatore Denaro

Se c’è un’occasione in cui la buona cucina si fonde anima e corpo con la campagna, quella è Pasquetta. E uno degli chef italiani che più incarna questo spirito è Salvatore Denaro, le cui Cooking Class tra i vigneti della cantina umbra Caprai, sono tra le 100 cose imperdibili di “Saveur”, la celebre rivista americana per buongustai. Quale migliore cicerone, dunque, per il menu da scampagnata? “Partiamo da un ricordo delle mie pasquette in Sicilia, i carciofi cotti su una grande brace fatta per terra bruciando i tralci della vite. E poi, immancabile, la frittata con gli asparagi o con gli strigoli, e tutte le erbe spontanee, dalla pimpinella alla “caccialepre”, dai raponzoli ai germogli di luppolo selvatico e di pungitopo. E, ovviamente, i salumi con le pizze di pasqua la formaggio. Ma anche cose semplici come le patate sotto la cenere, o dell’ottimo pane sulla brace per un bruschetta”. Il tutto, ovviamente, innaffiato da ottimo vino. Ma Salvatore Denaro è anche un bibliofilo: “interessante una curiosità che viene dal passato, una sorta di antenato della pizza pasquale che risale ai tempi dei romani, il Libum: un impasto di pecorino freschissimo salato, farina integrale e uova, che si cuoce in forno o su un testo appoggiato su foglie d’alloro. E poi se c’è un osso di prosciutto da spiluccare in compagnia è anche meglio” ...

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