La pasta? Ha origini arabe. E se la pizza era preparata già dagli antichi greci, quando si fa colazione al bar con caffè e croissant si assapora una bevanda turca. Anche e soprattutto nella creazione delle sue icone, sulla cui origine dovremmo ricrederci, a cucina italiana ha accolto lavorazioni e ingredienti da tutto il mondo per reinventarli e farli propri, costruendo attorno al cibo una cultura originale e un’identità collettiva. A raccontare l’origine e svelare i segreti del cibo made in Italy è la nuova versione ampliata del volume “Il genio del gusto. Come il mangiare italiano ha conquistato il mondo”, firmato dal giornalista Alessandro Marzo Magno (l’incontro con l’autore, promosso aspettando la kermesse “Parolario”, è di scena il 13 gennaio alla Libreria Feltrinelli, a Como; info: www.parolario.it).
Una conferma di come la cucina è sempre contaminazione, e migliora viaggiando e incontrando il diverso, e di come la grandezza del genio italiano è stata, ed è ancora, nel reinterpretare l’esotico, mescolarlo col casalingo e poi diffonderlo in tutto il mondo: la forchetta arriva a Venezia da Bisanzio, ma è dall’Italia che si diffonde nel resto d’Europa; i bufali giungono in Campania e nel Lazio dall’Asia e poi la mozzarella conquista tutti i Continenti; il riso è un cereale orientale, eppure il risotto diventa uno dei simboli della cucina futurista.
Ma non solo. In “Il genio del gusto. Come il mangiare italiano ha conquistato il mondo” (Garzanti editore, pagine 426, prezzo di copertina 22 euro; www.garzantilibri.it), Marzo Magno racconta anche storie di innovazione e coraggio imprenditoriale tutte italiane: il carpaccio, inventato nel 1963 da Giuseppe Cipriani; la macchinetta per il caffè espresso, nata dall’inventiva di un fonditore di alluminio che osservava la moglie fare il bucato; e la Nutella, il cui primo barattolo uscì dalle linee della Ferrero il 20 aprile 1964. È anche grazie a queste storie affascinanti, che il mangiare italiano è riuscito a conquistare il mondo, imponendosi ovunque come sinonimo di qualità, di benessere e di autenticità.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024