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LA “PRIMA VOLTA” DEL VENETO NEL PROGETTO “FATTORIE SOCIALI”, COMBINAZIONE DI SISTEMA LAVORATIVO AGRICOLO ED ESPERIENZE RIVOLTE A GIOVANI, DISABILI O PERSONE CON DISAGI

Se siete abituati a immaginare le aziende agricole solo come “aridi” luoghi di produzione di cereali, verdure & Co., siete fuori strada. Aggiornatevi. Già, perché un’impresa agricola può essere anche altro: un ambiente nel quale realizzare progetti a sfondo sociale, rivolti a bambini, disabili e all’integrazione di persone che vivono in situazioni di disagio. Le persone con disabilità possono, così, trarre grandi benefici sul piano fisico e intellettivo dal contatto diretto con la natura e dal coinvolgimento attivo nei lavori tipici di una azienda agricola. Esperienze che possono concorrere anche all’integrazione sociale di un individuo: le varie attività permettono di scoprire nuovi interessi, sviluppare abilità, recuperare equilibri perduti. E, cosa non meno importante, sono un’ottima occasione di confronto e socializzazione. Ma l’opportunità più significativa è quella offerta dalle attività formative che sempre più spesso sfociano in reali possibilità di inserimento lavorativo, a volte anche all’interno della stessa azienda che le propone. Tutto questo non solo è possibile, ma è un’iniziativa ufficiale inserita nel programma Programma di Sviluppo Locale del Veneto Orientale: sono le “Fattorie Sociali”, uno dei progetti che saranno presentati il 21 aprile, a Caorle (Venezia).
Tra le 15 misure che compongono il Programma di Sviluppo Locale ideato dal VeGal, l’agenzia per lo sviluppo territoriale del Veneto Orientale, figurano gli interventi per la “creazione e il consolidamento di fattorie plurifunzionali”: 500.000 euro saranno destinati al finanziamento di quelle imprese agricole che affiancheranno all’attività principale uno o più progetti rivolti a bambini, a persone in situazione di disagio, ma anche anziani e persone con disabilità fisiche, sensoriali, intellettive o psichiche. Quella delle “fattorie sociali” è un’idea innovativa, che valorizza la funzione sociale del settore agricolo, favorendo la diversificazione delle attività svolte dalle aziende e fornendo una risposta efficace ad alcuni dei disagi che interessano la società attuale, permettendo, ad esempio, percorsi di riabilitazione e di reinserimento lavorativo.
“La programmazione, oggi, sta entrando in una fase strategica per il nostro territorio di riferimento. La sfida è quella di concretizzare il potenziale della fruizione turistica di un’area ambientalmente e paesaggisticamente unica qual è il nostro entroterra rurale”, spiega il presidente del Gruppo di Azione Locale (Gal) del Veneto Orientale, Carlo Miollo. “Per questo abbiamo voluto la presenza anche del Ministero delle Politiche Agricole, della Regione e della Provincia”.
I bandi che verranno presentati riguardano lo sviluppo dell’attività agrituristica, di informazione e promozione agroalimentare, di formazione per gli operatori economici delle aree rurali, la tutela e la riqualificazione del patrimonio rurale, la realizzazione di nuovi itinerari turistici, la qualificazione del paesaggio rurale, degli investimenti forestali, lo sviluppo dell’ospitalità agrituristica e la creazione di fattorie didattiche polifunzionali. Tra i beneficiari di tali contributi ci potranno essere Enti pubblici, i consorzi di tutela, le aziende agricole e agrituristiche, organismi di formazione, associazioni e consorzi di promozione turistica e altre categorie di soggetti privati.
“Nell’ultimo decennio, grazie all’azione combinata del Programma di Sviluppo Rurale, dei Fondi strutturali e dei programmi “Leader II” e “Leader +”, l’area ha fortemente rafforzato questa vocazione di turismo rurale nell’entroterra, nella duplice direzione di integrare l’offerta turistica balneare e, progressivamente, di costituire potenziale offerta turistica a sé” sottolinea Carlo Miollo. “Sono aumentati, in numero e qualità, gli operatori agrituristici, nonché le sedi aziendali in particolare per il settore vinicolo, sono stati recuperati i principali centri storici collocati lungo il Lemene e si è avviato il recupero del patrimonio storico-architettonico. Si tratta, ora, di dar seguito all’azione intrapresa, rafforzando l’azione a sostegno dell’area con un’azione integrata volta a creare degli itinerari di turismo rurale in un ambiente di pregio per la visita e la valorizzazione dei prodotti della terra: questo rappresenta, in sintesi, il “tema centrale” del nostro Psl, da qui al 2015”.
Info: www.vegal.it

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