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LA PROTESTA DEI PASTORI ARRIVA A ROMA: NON SOLO DALLA SARDEGNA, MA ANCHE DA LAZIO, TOSCANA, UMBRIA E SICILIA E MOLTE ALTRE REGIONI, IL 6 SETTEMBRE, GLI ALLEVATORI SI DANNO APPUNTAMENTO DAVANTI AL MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE

Non solo dalla Sardegna, ma anche da Lazio, Toscana, Umbria, Sicilia e molte altre regioni italiane, la protesta dei pastori arriva in corteo a Roma: il 6 settembre gli allevatori italiani si danno appuntamento davanti al Ministero delle Politiche Agricole, per sostenere la piattaforma di mobilitazione della Coldiretti a difesa di un patrimonio economico, sociale, ambientale e culturale unico del made in Italy, e che oggi si trova in pesante difficoltà.

I pastori, spiega la Coldiretti, offriranno i formaggi pecorini italiani di tutte le regioni per far conoscere il frutto del proprio lavoro di cui racconteranno le speranze, le difficoltà e le contraddizioni, con la sveglia alle cinque del mattino per la prima mungitura da ripetere nel pomeriggio per ottenere da ogni pecora circa un litro di latte al giorno che viene sottopagato fino a 60 centesimi al litro, mentre solo i costi di allevamento si avvicinano all’euro. Ci sarà anche la presenza di una rappresentanza delle sette milioni di pecore italiane a rischio di scomparsa.

Interverrà il presidente della Coldiretti Sergio Marini per illustrare i contenuti delle proposte per fronteggiare la grave crisi della pastorizia, con iniziative sul piano politico-istituzionale e su quello del mercato, dove il latte viene sottopagato dalle industrie a livelli insostenibili per gli allevatori.

La prima regione di allevamento in Italia è la Sardegna con 3 milioni di quintali, seguita dalla Sicilia con 700.000 quintali, il Lazio con 600.000 e la Toscana con 500.000.

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