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LA PROTESTA DEI PASTORI SARDI SBARCA IN CONTINENTE, MOVIMENTO DEI PASTORI SARDI: “NON CI POSSONO PAGARE IL LATTE 60 CENTESIMI AL LITRO QUANDO A NOI COSTA 1 EURO”

Dopo mesi di proteste, i pastori sardi sono sbarcati in continente. A Civitavecchia, per la precisione, con l’intento di dirigersi a Roma per incontrare i dirigenti del Ministero dell’Agricoltura. Ma, bloccati dalla polizia, che non ha permesso ai manifestanti di raggiungere in pullman la Capitale, hanno ripiegato sul blocco dell’autostrada A1, manifestando il loro fermo dissenso tanto con la linea del Governo, quanto con quella della Regione Sardegna, accusata di non aver mantenuto gli accordi siglati il 2 novembre scorso a Cagliari la cosiddetta legge salva-agricoltura, 147,7 milioni in tre anni.

“Rifiutiamo gli accordi del “de minimis” sul prezzo del latte: non ci possono pagare 60 centesimi al litro quando a noi pastori viene a costare, come spese di produzione a seconda delle zone, tra gli 80 centesimi e 1 euro”. A parlare da Civitavecchia è Filippo Gioi, dirigente del Movimento dei pastori sardi.

“Dei 150.000 euro destinati alla pastorizia dalla Regione Sardegna - spiega ancora - a noi sono arrivate solo briciole. Chiediamo inoltre che gli stanziamenti previsti per il nostro settore dall’Unione Europea, 15.000 euro ad azienda, ci vengano dati”. Ci va giù duro il presidente del Movimento, Felice Floris: “I pastori e gli agricoltori sono le vere vittime di una politica ignava e cialtrona che tutto fa all’infuori di creare sviluppo”.

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