Col passare del tempo le bottiglie piano piano scolmano: il tappo di sughero perde elasticità e coesione, e non aderisce più perfettamente al vetro, ed è quindi necessario riportare il vino al livello giusto e cambiare il tappo. È dopo l’esame visivo, olfattivo e gustativo, che viene eseguita la “risommatura” delle sole bottiglie in stato ottimale con vino della stessa annata conservato in cantina nello stesso stato ottimale, e si effettua la successiva ritappatura, con sugheri nuovi marcati e l’apposizione della capsula sulla bottiglia. Il sughero vecchio infine viene legato al collo della bottiglia con un filo rosso. Ecco la “ricolmatura” del Brunello di Montalcino, un rito affascinante che si rinnova nelle sue storiche cantine per permettere al celebre rosso di invecchiare. Introdotta da Tancredi Biondi Santi alla Tenuta Greppo, dove è nato il Brunello, questa pratica (la prima volta nel 1927 per le Riserve 1888 e 1891, storica quella realizzata con lo scrittore Mario Soldati e il giornalista ed enogastronomo Luigi Veronelli, ndr), viene realizzata anche da Col d’Orcia, la tenuta del Conte Marone Cinzano, e sarà effettuata il 10 e 11 novembre alla Fattoria dei Barbi, cantina che ha fatto la storia del territorio di proprietà della famiglia Colombini Cinelli. L’occasione è l’evento “Risommatura. La cerimonia del tappo” delle bottiglie di Brunello e Brunello Riserva dei Barbi custodite nelle cantine dove riposa una collezione completa dal 1892 a oggi, e di quelle dei clienti - purché abbiano oltre vent’anni - che ne faranno richiesta.
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