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LA RISPOSTA DEL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE PAOLO DE CASTRO ALLA PROTESTA DELLA COLDIRETTI: “LE MANIFESTAZIONI SONO SEMPRE UTILI, SONO ESPRESSIONE DI DEMOCRAZIA, MA NOI STIAMO FACENDO UN LAVORO CHE COINVOLGE L’INTERA FILIERA”

“Le manifestazioni sono sempre utili, ogni manifestazione è una espressione di democrazia, ma noi stiamo facendo un lavoro che coinvolge l’intera filiera”. Risponde così il Ministro delle Politiche Agricole, Paolo De Castro, alla manifestazione organizzata dalla Coldiretti oggi a Bologna contro le politiche del suo dicastero.
“Valori come la qualità e la sicurezza alimentare - ha detto De Castro - interessano l’intera filiera, e il nostro obiettivo è di portare avanti questi valori con le politiche che stiamo attuando e non soltanto gli argomenti della Coldiretti, che pure sono utili e interessanti; ma l’intera filiera che è costituita dalle cooperative, dall’industria e dai lavoratori”.
De Castro ha rassicurato tutti sull’impegno del governo in questo senso, ed ha aggiunto: “la Coldiretti, in cuor suo, sa bene che non si è mai fatto tanto per la qualità e la sicurezza alimentare come in questo ultimo anno”. Il riferimento del ministro è alle 156 norme relative all’agricoltura, contenute nella finanziaria 2007, “quasi tutte operative - sottolinea - come quella sulle società agricole”.
Ricordando che etichettatura e Ocm Ortofrutta sono le due priorità sulle quali il ministero sta lavorando, De Castro ha commentato: “sulla prima questione stiamo andando avanti, abbiamo approvato un decreto ministeriale sull’etichettatura di origine dell’olio extravergine di oliva, in applicazione delle norme tecniche della legge 204”.
Riferendosi all’accordo italo-spagnolo siglato di recente da Romano Prodi e dal Primo Ministro iberico Zapatero, De Castro ha detto chiaramente: “non mi sento di dover cambiare una virgola rispetto a quello che abbiamo fatto in quest’anno di governo e andremo avanti su questa strada”.
Sull’Ocm Ortofrutta, il tema più caldo della manifestazione della Coldiretti, “non posso non prendere atto - ha spiegato il ministro - che si è raggiunta un’intesa di undici sigle su dodici nella filiera agroalimentare: faremo in modo che quell’accordo sia applicato nel nostro paese, perché è stato molto faticoso trovare un’intesa che per noi rappresenta un punto di riferimento”.

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