02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

La rivoluzione dei consumi degli italiani dal dopoguerra ad oggi: la spesa per i generi alimentari e le bevande che è passata dall’80% del totale nel 1945 (54% nel periodo pre bellico) al 18,5% attuale, come racconta l’ultima indagine Confcommercio

Dal dopoguerra ad oggi, i consumi degli italiani hanno subito una vera e propria rivoluzione, con la spesa per i generi alimentari e le bevande che è passata dall’80% del totale nel 1945 (54% nel periodo pre bellico) al 18,5% attuale. Emerge da una indagine della Confcommercio pubblicata per la celebrazione dei 70 anni dell’associazione, festeggiati oggi a Roma.
Già nel 1955, i consumi si erano diversificati e la quota di consumo dei beni e servizi non alimentari aveva raggiunto il 39%, mentre i generi alimentari scendevano al 50%. Questa tendenza negli ultimi 60 anni si è progressivamente accentuata. Oggi, in una società post-industriale il consumo di beni e servizi non alimentari supera il 75%, mentre la spesa per i prodotti alimentari rappresenta meno del 20% (www.confcommercio.it).
Crollato anche il consumo di vestiario e calzature (era al 10,7% della spesa complessiva nel 1955, mentre nel 2014 è al 6,1%). Gli “altri beni e servizi”, tra i quali la comunicazione, i trasporti e il turismo) hanno incrementato significativamente la loro percentuale, passando dal 39% della spesa nel 1955 al 75,4% nel 2014. Sono invece più che raddoppiati i movimenti turistici: se nel 1965 le presenze turistiche alberghiere non superavano i 100 milioni, nel 1975 raggiungevano i 140 milioni, di cui poco meno di 50 milioni provenienti dall’estero, mentre oggi il movimento turistico alberghiero in Italia conta oltre 250 milioni di presenze, di cui circa 130 milioni estere.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli