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LA ROMANIA PARTNER PRIVILEGIATO PER L'AGRICOLTURA ITALIANA ... OGGI LA VISITA DEL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE PAOLO DE CASTRO NEL PAESE DELL'EST

La Romania potrebbe diventare in futuro un partner privilegiato dell'Italia nel campo agricolo. La tendenza emerge da un seminario sugli investimenti agricoli italiani in Romania, che ha visto la presenza del Ministro per le Politiche Agricole Paolo De Castro, in visita di due giorni a Bucarest.

De Castro, il primo ministro delle politiche agricole europeo a visitare il Paese dopo l'ingresso nell'Unione Europea, ha ricordato che oltre 300.000 ettari di terreni sono di proprietà di imprenditori italiani in Romania, destinati soprattutto a colture di cereali, riso, fragole: "siamo al primo posto per numero di aziende straniere costituite negli ultimi 15 anni ed al quinto posto per capitale investito in questo paese. Le nostre esportazioni verso queto mercato sono pari al totale del nostro export in Russia e in Cina".

"L'Italia - prosegue il ministro De Castro - ha bisogno di aiutare la Romania a essere più capace a utilizzare bene le risorse europee, i fondi strutturali e le risorse che vengono dalla politica agricola comune, come lo sviluppo rurale".

Delle 20.000 imprese a capitale italiano in Romania, oltre 1.000 svolgono attività nel campo agricolo e diverse centinaia nell'industria agroalimentare. L'Italia è il principale partner commerciale della Romania, con un interscambio di oltre 10 miliardi di euro nel 2006 ed il quinto investitore straniero, con 788 milioni di euro.


L’approfondimento - Onofrio Giuliano, vicepresidente di Confagricoltura: “export e investimenti: aumenta l’interesse delle imprese agricole per la Romania”

“I segnali positivi che arrivano dalla bilancia commerciale ci convincono ancora di più dell’opportunità di mantenere la nostra presenza in Romania e di incrementare l’attività rivolta alla internazionalizzazione delle imprese”. Lo ha detto il vicepresidente della Confagricoltura Onofrio Giuliano oggi a Bucarest al convegno “L’agricoltura in Romania alla luce dell’entrata nella Ue.

Le prospettive della cooperazione tra l’Italia e la Romania nel settore agroalimentare”, organizzato da Unimpresa Romania. Giuliano ha ricordato l’inversione di tendenza registrata nel 2006 nel saldo import-export tra Italia e Romania (+18.445.246 euro, contro -13.221.958 del 2005) e i segnali positivi di gennaio 2007 (3.376.946 euro contro i 2.874.419 dello stesso mese 2006).

“Il made in Italy - ha detto Giuliano - gode di un’immagine di altissima qualità. E benché i prezzi dei nostri prodotti siano ancora elevati per il consumatore medio rumeno, il mercato dei beni di consumo, nel quale la presenza italiana è notevole, in particolare per quanto riguarda i prodotti agroalimentari, è destinato ad assumere una sempre maggiore importanza”. Di qui l’interesse delle imprese di Confagricoltura a cercare in questo Paese nuovi sbocchi di mercato, ma anche ad espandere la propria attività con investimenti diretti.

“C’è un grande interesse da parte delle imprese italiane in Romania - ha detto Giuliano, che è presidente di Confagri Consult (la società di Confagricoltura a supporto delle imprese), ricordando che l’Italia risulta al primo posto per il volume degli investimenti. “E già Unimpresa - ha proseguito Giuliano - può vantare un centinaio di imprese agricole italiane associate che hanno investito in Romania con una dimensione media di mille ettari. Quindi oltre 100 mila ettari dedicati prevalentemente alla produzione di seminativi e riso”.

Confagricoltura sta anche avviando, in collaborazione con l’Ice, un articolato progetto biennale - reso possibile in attuazione del primo Accordo di settore in campo agricolo, siglato con il ministero del Commercio Internazionale - che prevede l’apertura di uno sportello informativo a Roma ed a Bucarest, la realizzazione di nuove missioni, un’iniziativa per la promozione delle produzioni agroalimentari italiane.

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