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LA SCHEDA: “ VINO & TURISMO”

DATI: BRUNELLO & MONTALCINO
- il giro d’affari del Brunello (4.000.000 bottiglie) e degli altri vini di Montalcino (7.000.000 bottiglie) è sui 200 miliardi (stime Anno ‘99)
- nel ‘99, il 20% della produzione del Brunello (stima del Consorzio del Brunello) è stato venduto nel territorio di Montalcino (vendita diretta, enoteca, ristoranti …)
- un ettaro di Brunello, che rende in media 45 ettolitri di vino, ha un valore dai 200 ai 270 milioni, secondo l’indagine ‘98 sul mercato fondiario dell’Istituto Nazionale di Economia Agraria
- Montalcino ha un vigneto di circa 2.500 ettari (di cui 1300 iscritti all’Albo del Brunello)
- il Brunello ed il vino di Montalcino danno lavoro a 800 occupati a tempo pieno e 600 avventizi
- il marchio “Brunello” ha un valore, secondo un recente studio dell’Università Bocconi di Milano, di 500 miliardi
- la domanda del “Montalcino” è in crescita in Italia ed all’estero (sia nei mercati tradizionali che nei “nuovi“).

DATI: MONTALCINO, TURISMO & TENDENZE
- gli abitanti del Comune di Montalcino sono 5.200
- il reddito pro-capite dei cittadini del comune di Montalcino è passato, dal ‘90 al ‘93 (ultimo dato disponibile), dai 18 ai 22 milioni
- le note di congiuntura “Economia Italiana” della Cassa di Risparmio di Firenze, relativamente al “Mercato del credito nel dettaglio territoriale” (elaborato sui dati della Banca d’Italia, relativi al ’98) segnalano Montalcino ai primi posti in Toscana nell’intermediazione bancaria; a Montalcino, il deposito per abitante è di 31,4 milioni (dopo Siena, il più alto nel territorio senese)
- la disoccupazione reale è del 2-3%
- le strutture turistiche alberghiere ed extralberghiere sono passate dal ‘91 al ‘99 da 14 a 50 (+ 250%); da considerare che a Montalcino, nel 1980, c’erano solo 5 strutture ricettive (alberghi e affittacamere), non si parlava neppure di flusso turistico e il fenomeno “agriturismo” è cominciato nei primi anni ‘90
- gli arrivi nelle strutture ricettive sono passati da 5.800 del ‘91 ai circa 24.000 nel ‘99 (+ 300%); le presenze nelle strutture ricettive sono passate da 10.000 del ‘91 alle circa 50.000 nel ‘99 (+ 400%); i turisti hanno una permanenza media di 2,6 giorni (nel ‘91 era di 1,7 giorni)
- il territorio di Montalcino ha oggi 2143 posti a tavola e 620 posti nella ricettività (di cui 208 negli alberghi e 412 tra agriturismo, casa vacanze, affittacamere); nel ‘90, aveva 830 posti a tavola e 76 nella ricettività (solo alberghi); nel 1980, erano 555 posti a tavola e 44 nella ricettività (solo alberghi). Dal 1980 al 1999, c’è stato, dunque, un aumento del 290% nei posti a tavola e del 1300% nella ricettività; dal ‘90 al ‘99, c’è stato invece un aumento del 150% nei posti a tavola e del 720% nella ricettività
- i dati dei Rifiuti Solidi Urbani (RSU): nel ‘95, 1914 tonnellate; nel ‘96, 2187 tonnellate; nel ‘97, 2291 tonnellate; nel ‘98, 2483 tonnellate; nel ‘99, 2622 tonnellate (i dati degli anni precedenti non sono disponibili)
- gli ingressi nei Musei di Montalcino: Museo Civico e Diocesano d’Arte: nel ‘91, 3779 visitatori e nel ‘99, 6845; Camminamenti della Fortezza: nel ‘92, 13.166 visitatori e nel ‘99, 52.745; Museo del Vetro della Castello Banfi: nel ‘90, 3.000 visitatori e nel ‘99, 15.000
- il record dei visitatori in cantina, stando ai dati forniti da alcuni dei maggiori produttori di Brunello, è stato registrato alla Fattoria dei Barbi: nel ‘90, 6.000 e nel ‘99, 23.000
- i visitatori dell’Abbazia di S.Antimo, nel ‘99, sono stati circa 100.000 (stima)
- nel ’99, ogni ristorante di Montalcino (almeno quei cinque contattati) ha “cucinato” dai 10.000 ai 20.000 pasti (i cinque ristoranti contattati sono un campione abbastanza rappresentativo: hanno tre diversi target e prezzi (30.000-60.000-90.000 lire)
- questa la sintesi delle impressioni raccolte da 5 imprenditori del commercio di Montalcino: “i turisti sono per il 60% stranieri ed il 40% italiani. I giorni d’alta stagione sono 200. I mesi di punta sono aprile, maggio, agosto, settembre, anche se la stagione è ottima da aprile a novembre (oltre ai 15 giorni delle festività natalizie e di fine anno). La “svolta” è cominciata dal ‘95”
- gli input del Comune (Assessore al Turismo, Franco Pazzaglia): “l’obiettivo è quello di lavorare sulla strada della qualità dei prodotti dell’enologia e, più in generale, dell’agricoltura; occorre poi favorire ulteriori investimenti nel settore turistico e nel terziario per fare ciò che in passato è stato fatto per l’agricoltura. Avviarsi verso la definizione di un progetto globale che permetta la crescita complessiva dell’offerta del territorio e quindi nuove occasioni d’imprenditorialità”.

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