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LA SCURE DELLA CRISI SI ABBATTE SUGLI INDIGENTI ITALIANI CHE, DAL 2010 AL 2011 PASSANO DA 2,7 A 3,3 MILIONI. PER LORO AGEA HA RACCOLTO (E DISTRIBUITO) FARINA, RISO, PASTA E FORMAGGI. LE SITUAZIONI PIU’ GRAVI IN LOMBARDIA, LAZIO, CAMPANIA E SICILIA

La scure della crisi si abbatte sugli indigenti italiani che, dal 2010 al 2011 passano da 2,7 a 3,3 assistiti dall’organismo pagatore di Agea, che ha distribuito ai bisognosi ogni genere di prodotto alimentare, specie farina, pasta, latte e formaggi, dal pecorino romano al formaggio di Asiago, da pecorino toscano all’Asiago. Le situazioni più gravi, dal Nord al Sud del Paese, riguardano la Lombardia, il Lazio, la Campania e la Sicilia, mentre la Val d’Aosta si conferma un’isola felice con solo 440 assistiti.
Dal 13 gennaio al 22 luglio 2011, sono state effettuate 23 gare, di cui 19 hanno dato seguito all’aggiudicazione, che hanno portato ad assegnare alle organizzazioni caritative diversi prodotti, dai biscotti alla farina, dalla pasta al riso, dalla crema di riso ai preparati per risotto con verdure, dai crackers alle fette biscottate, dalle confetture all’olio di semi di mais, dal latte Uht al burro, fino a prodotti di maggiore qualità, dal Pecorino romano al formaggio Asiago, dal formaggio Montasio al Pecorino toscano, dal Provolone Valpadana fino ai formaggi tipo Grana.
Complessivamente nel 2011 le 7 Organizzazioni Caritative inserite nell’Albo Agea risultano articolate in ben 252 Enti Caritativi Capofila (dotati di strutture frigorifere e distribuiti a livello regionale e provinciale), nonché in 14.497 strutture periferiche (mense e centri di distribuzione) diffuse capillarmente sul territorio nazionale. Nel 2011 è stato effettuato un numero complessivo di interventi alimentari pari a 132.300.119 unità: per intervento alimentare si intende sia la distribuzione di un pasto tramite mensa che la distribuzione di un pacco alimentare. In particolare la distribuzione di pacchi di alimenti risponde alle aspettative dei “nuovi poveri” (pensionati, disoccupati recenti, famiglie con figli piccoli) che prediligono questa soluzione ai pasti distribuiti attraverso mensa.
Agea ha potuto distribuire alle Organizzazioni Caritative gli alimenti necessari a realizzare questa ingente mole di interventi perché il Registro Comunitario Europeo n. 945/2010 del 21 ottobre 2010 ha assegnato all’Italia 467.683 tonnellate di cereali in ammasso (orzo) detenute in Germania e 28.281 tonnellate di latte in polvere scremato in ammasso presenti sempre in Germania. Successivamente sono state aggiunte 12.856 tonnellate di orzo detenute in Finlandia. Queste derrate in ammasso, attraverso apposite gare bandite da Agea, sono state barattate con alimenti che nella loro composizione dovevano includere materie prime appartenenti alla stessa categoria merceologica di quelle offerte in contropartita.
Agea ha provveduto anche a effettuare i controlli sulle fasi di produzione, confezionamento e distribuzione degli alimenti, attraverso le controllate Sin Comag e Agecontrol Spa. Quest’ultima società, attraverso i propri ispettori, effettua anche i controlli presso gli Enti Caritativi e le loro strutture periferiche: nel solo trimestre aprile-giugno 2011 sono state effettuate verifiche su 94 Enti Caritativi Capofila e 390 strutture periferiche.

Focus - Gli indigenti al Nord, Centro e Sud Italia
Il numero degli indigenti assistiti nel 2011 è cresciuto di 616.841 persone. Al Nord i maggiori incrementi in numero assoluto si sono registrati in Lombardia, dove si è passati da 261.063 ai 302.340 assistiti, e in Emilia Romagna dove la crescita è stata da 163.029 a 194.112. Al Centro i maggiori incrementi sono avvenuti in Toscana da 120.905 a 192.086 e nel Lazio da 326.938 a 365.957. Al Sud la Campania ha segnato una crescita da 509.928 a 666.065 (che è anche il maggior incremento in termini assoluti dell’intero Paese), mentre nell’Italia insulare si registra il record della Sicilia passata da 408.517 a 529.292 persone assistite. L’unica regione dove si è registrata una diminuzione è la Valle d’Aosta passata dai 450 assistiti del 2010 ai 440 del 2011. Tale andamento significativamente in crescita è riconducibile a due diverse spiegazioni: un effettivo incremento del numero degli indigenti, ma in parte anche la maggiore penetrazione del “servizio di assistenza” delle Organizzazioni Caritative sul territorio.

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