Mercato-degustazione-assaggio dei veri dolci di pasticceria, con dimostrazioni in diretta, contro l'omologazione del settore, il dilagare dei pre-confezionati, del surgelato guarnito che oramai la fanno da padroni anche per le nuove leggi sanitarie che di fatto impediranno di operare in molti dei laboratori tradizionali: gli obiettivi di “Prato dolce prato”, evento nazionale della pasticceria tradizionale, in calendraio nella città famosa per i suoi biscotti alla mandorla (oltre che per l'industria tessile) dal 17 al 23 febbraio. Quaranta pasticceri (oggi le pasticcerie in Italia sono 12.000) fra i più famosi in Italia sveleranno, in parte, i loro segreti, impegnati nel far capire al pubblico la differenza fra i dolci industriali e quelli artigianali alla riscoperta di tradizioni ed antiche ricette. L’ingresso è popolare - 2,5 euro e mezzo - e ci saranno degustazioni guidate (abbinamenti di dolci con vini da dessert e con un ospite d'onore, il rhum) a 15 euro. Ma “Prato dolce Prato” sarà anche cultura con “dolci e letteratura”, una bella esposizione di antichi (e non) libri di cucina, alla Biblioteca Lazzarini.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024