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LA SPESA ALIMENTARE DEGLI ITALIANI CROLLA NEL 2013 IN CUI SI SONO RIDOTTI DRAMMATICAMENTE GLI ACQUISTI A TAVOLA: -3,4% LA CONTRAZIONE DELL’AGROALIMENTARE NEI PRIMI 4 MESI DELL’ANNO. LO RIBADISCE COLDIRETTI SU DATI ISMEA

La spesa alimentare degli italiani crolla nel 2013 in cui si sono ridotti drammaticamente gli acquisti a tavola con tagli che vanno dall’olio di oliva extravergine (-12%) al pesce (-11%), dalla pasta (-9%) al latte (-6%), dall’ortofrutta (-4%) alla carne (-1%) per una contrazione media nell’agroalimentare del 3,4%. A ribadirlo un’analisi del Coldiretti sulla base delle elaborazioni su dati Ismea sul primo quadrimestre del 2013, nella diffusione dei dati Istat sul reddito e risparmio delle famiglie. “Gli effetti della riduzione del potere di acquisto si vedono dal fatto che - sottolinea la Coldiretti - le vendite alimentari sono calate del 4,4% nei piccoli negozi e dell’1,2% nella grande distribuzione mentre sono aumentati dell’1,3% solo nei discount nel primo quadrimestre dell’anno. La spesa alimentare delle famiglie italiane è tornata indietro di venti anni per effetto del crollo che si è verificato dall’inizio della crisi nel 2007, provocando un’inversione di tendenza mai accaduta dal dopoguerra. Nel 2012 sono stati pari - precisa la Coldiretti - a 117 miliardi, di mezzo miliardo inferiori a quelli del 1992. La crisi - conclude la Coldiretti - ha fatto retrocedere il valore della spesa alimentare, che era sempre stato tendenzialmente in crescita dal dopoguerra, fino a raggiungere l’importo massimo di 129,5 miliardi nel 2007, per poi crollare oggi al minimo di ben quattro lustri fa”.

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