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LA SPESA ALIMENTARE DELLE FAMIGLIE HA RAGGIUNTO IL MINIMO DALL’INIZIO DELLA CRISI CON UN TAGLIO DI 15,2 MILIARDI RISPETTO AL 2007: NEL 2013 SONO STATI SPESI 114,3 MILIARDI CONTRO I 129,5 DI SEI ANNI PRIMA. A DIRLO UN’ANALISI COLDIRETTI SU DATI ISTAT

La spesa alimentare delle famiglie italiane nel 2013, per effetto dell’ulteriore calo del 3,1%, ha raggiunto il minimo dall’inizio della crisi con un taglio di 15,2 miliardi rispetto al 2007. Emerge da una analisi della Coldiretti sulla base di dati Istat. I consumi delle famiglie italiane per alimentari e bevande a valori concatenati sono stati infatti pari a 114,3 miliardi sui 129,5 miliardi del 2007 quando è iniziata l’inversione di tendenza negativa.
“L’andamento della spesa riflette - sottolinea la Coldiretti - un calo nelle quantità di alimenti acquistati ma anche la tendenza a privilegiare prodotti low cost a basso prezzo che sono gli unici a fare registrare un aumento (+1,6%) nel commercio al dettaglio nel 2013. Con la crisi si dice addio al negozio di fiducia e quasi la metà degli italiani (47%) si reca in diversi esercizi commerciali per acquistare il prodotto che cerca dove costa meno, magari aiutati da internet e volantini sui quali è guerra nel pubblicizzare offerte speciali e sconti, secondo una Indagine Coldiretti/Ixè. Con il 71% dei consumatori che dichiara di confrontare con più attenzione rispetto al passato i prezzi, gli italiani - sottolinea la Coldiretti - sono costretti a trasformarsi in veri detective della spesa: il 62% va a caccia delle offerte speciali 3 per 2 e degli sconti e il 42% cerca sempre e comunque i prodotti che costano meno”.
“Mai come nel passato - sottolinea la Coldiretti - fare la spesa è diventata una sfida alla ricerca della maggiore convenienza che richiede fatica e tempo, portando gli italiani a fare la spola tra diversi negozi per risparmiare. Da segnalare l’aumento del 67% gli acquisti degli italiani nei mercati degli agricoltori, i cosiddetti “farmers market”, in netta controtendenza con l’andamento negativo dei consumi alimentari. Nei mercati degli agricoltori - sottolinea la Coldiretti - hanno fatto la spesa nel 2013 ben 15 milioni di italiani con un aumento del 25% in un solo anno ma ad aumentare notevolmente è stato anche il valore medio degli acquisti. La vendita diretta dai produttori agricoli è dunque l’unica forma di distribuzione commerciale in crescita sostenuta nel tempo della crisi, con un fatturato complessivo stimato in 1,5 miliardi di euro nel 2013”.

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