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LA STAMPA

I cacciatori di vini premiano l’Italia. I risultati di un sondaggio su internet dedicato agli appassionati. Preferiti i vitigni autoctoni con il miglior rapporto qualità-prezzo ... La passione per il vino d’estate non va in vacanza, anzi è proprio questa la stagione in cui gli “enonauti” vanno a caccia liberamente di novità e provano, assaggiano, soprattutto i vini che hanno “dietro le loro spalle”, cioè quelli prodotti nei territori vocati, che confinano o sono loro stessi luoghi di villeggiatura di mare, di collina e di montagna. Le preferenze dei turisti che abbinano le vacanze alla visita delle cantine si orientano principalmente sui vini bianchi italiani, provenienti dai relativi territori d’elezione, in testa il Friuli Venezia Giulia, con i suoi Sauvignon, Tocai e Ribolla Gialla, seguito dalla Campania, con il Greco di Tufo, il Fiano d’Avellino e la Falanghina, e dall’Alto Adige, con il suo Gewürztraminer, ma comprendono anche mirate escursioni nel mondo delle bollicine (su tutti la Franciacorta) e perfino tra vini rossi.

E’ quanto emerge dal sondaggio di www. winenews.it, uno dei siti d’informazione sul vino più cliccati d’Italia, e realizzato in collazione con Vinitaly (www.vinitaly.com). La tipologia di vino preferita per l’estate 2004 è indiscutibilmente quella dei bianchi (62%), seguiti dalle bollicine (24%), dai rossi (9%) e, infine, dai rosati (5%).

Il sondaggio di www.winenews.it ha eletto anche le griffe del vino dell’estate 2004. Quelle più citate, con le diverse etichette, e in rigoroso ordine di classifica sono: alla pari, Planeta e Bellavista, quindi San Michele Appiano, Ca’ del Bosco, Ferrari, Feudi di San Gregorio, Jermann, Castello della Sala (Antinori), Donnafugata, Berlucchi, Venica & Venica, Angiolas, Livio Felluga, Schiopetto, Mastroberardino, Santa Margherita, Sella & Mosca, Umani Ronchi, Cantina di Terlano.

Ma, nelle scelte degli enonauti, tanti sono stati i riferimenti all’importanza del rapporto qualità-prezzo. E, in questo senso, sono stati segnalati soprattutto i nomi dei due esempi della cooperazione italiana: in Trentino, la Cantina La Vis, ed in Sicilia, con i vini di Mandrarossa, la cantina Settesoli. Anche in fatto di vitigni e regioni produttrici dei vini più apprezzati per l’estate, la scelta degli enonauti è stata molto precisa. Non ci sono dubbi, per il primo posto: Friuli Venezia Giulia, con i suoi Sauvignon, Tocai e Ribolla Gialla, seguito dalla Campania, con il Greco di Tufo, il Fiano di Avellino e la Falanghina; poi è la volta dell’Alto Adige, dove i gusti degli enonauti hanno premiato soprattutto il Gewürztraminer; quindi, la Sicilia, con lo Chardonnay e l’Insolia; poi, ancora, il Trentino, con lo Chardonnay e il Müller Thurgau, le Marche, con il Verdicchio e la Sardegna, con il Vermentino. A seguire: Gavi, Soave, Vernaccia di San Gimignano, Arneis, Frascati. Nella sfida delle bollicine made in Italy vince, invece, la Franciacorta, seguita da Conegliano e Valdobbiadene, con il Prosecco, e dallo spumante Trentino.

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