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La storia di Antonella, Raffaela e Maria, tre donne vittime di violenza domestica in cerca di riscatto attraverso la passione per la cucina: nasce “Viva”, il bistrot aperto nel napoletano dalla Cooperativa “Viola”, in collaborazione con Legacoop

Antonella, Raffaela e Maria sono donne con un passato purtroppo molto comune a tante altre, quello di aver subito la violenza domestica da parte del proprio coniuge. Ma anche un presente da vivere insieme, che passa per la voglia di riscatto legata alla passione per la cucina: nasce così “Viva”, il bistrot aperto a Poggiomarino, nel Napoletano, con l'aiuto della cooperativa “Viola” (fondata proprio da donne vittime di violenza), con la collaborazione della commissione pari opportunità Legacoop nazionale e di Coopfond, che ha finanziato con 25.000 euro il progetto.
“Hanno legato subito - racconta Grazia Acanfora, avvocato e socia della cooperativa Viola - sono bastati pochi giorni e hanno legato subito. Sono diventate amiche presto, collaborano in cucina, ridono spesso. Si sono buttate in questa esperienza con tutte le loro forze. Hanno lavorato anche la domenica, fino a tarda sera. Ci credono tanto in questa impresa. Sono diventate complici e noi con loro”.

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