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ECONOMIA

La vacanza estiva? La scelta non è l’hotel ma il cibo: 15 miliardi di euro destinati alla tavola

Coldiretti: è la voce più importante del budget della vacanza in Italia, vale un terzo della spesa turistica
Coldiretti, RISTORAZIONE, TURISMO, Non Solo Vino
Il cibo è la voce più importante del budget in vacanza (ph: Mady da Pixabay)

Estate, tempo di vacanze. La voglia di mare, montagne, relax in agriturismi non conosce crisi. Così come la voglia di scoprire nuovi sapori con la tavola che è “l’attrazione principale” delle ferie. Sono 15,6 milioni gli italiani che hanno deciso di andare in vacanza a luglio, in aumento dell’1% sullo stesso periodo del 2022. A dirlo l’analisi Coldiretti/Ixè nel primo weekend che segna tradizionalmente in Italia l’inizio delle grandi partenze segnate quest’anno dai rincari.
Ma dove andranno in vacanza gli italiani? Le mete nazionali sono le più gettonate anche se quasi una persona su tre ha deciso di trascorrere una vacanza all’estero
. Il mare comunque la fa da padrone “con luglio che fa segnare tradizionalmente l’aumento dei listini per alloggio, vitto, ombrelloni e lettini per toccare i valori massimi nella prima metà di agosto” sottolinea Coldiretti. Particolarmente apprezzate, oltre alle città d’arte, sono anche le scelte alternative per conoscere una Italia cosiddetta “minore”, dai parchi alla campagna, dalla montagna fino ai piccoli borghi che fanno da traino al turismo enogastronomico, con ben il 92% delle produzioni tipiche nazionali che nasce nei comuni italiani con meno di 5.000 abitanti.
Molto gettonati, secondo Terranostra Campagna Amica, i 25.000 agriturismi presenti in Italia, spinti dalla ricerca di un turismo più sostenibile che ha portato le strutture ad incrementare anche l’offerta di attività con servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti, oltre ad attività culturali come la visita di percorsi archeologici, naturalistici o wellness. E poi c’è la cucina con la tavola che riesce sempre di più a catalizzare le nostre vacanze. Quest’estate, ricorda Coldiretti, il cibo è la voce più importante del budget della vacanza in Italia con un terzo della spesa turistica destinato alla tavola, superando quella per l’alloggio. Coldiretti stima un valore che supera i 15 miliardi di euro per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o souvenir enogastronomici in mercati, feste e sagre di paese. C’è voglia di convivialità e il turismo enogastronomico rappresenta un mercato di sbocco privilegiato delle specialità alimentari locali ma anche un volano di sviluppo per i territori.
“L’Italia - afferma il presidente Coldiretti, Ettore Prandini - è il solo Paese al mondo che può contare primati nella qualità, nella sostenibilità ambientale e nella sicurezza della propria produzione agroalimentare che peraltro ha contribuito a mantenere nel tempo un territorio con paesaggi di una bellezza unica”. Uno scenario che dimostra la centralità per la vacanza Made in Italy del patrimonio enogastronomico nazionale che è diffuso su tutto il territorio e dalla cui valorizzazione, commenta Coldiretti, “dipendono molte delle opportunità di sviluppo economico ed occupazionale
”.
La cucina italiana è diventata leader mondiale potendo contare sull’agricoltura più green d’Europa di 5.547 specialità ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni censite dalle Regioni, 319 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg, la leadership nel biologico con 86.000 aziende agricole biologiche, 25.000 agriturismi che conservano da generazioni i segreti della cucina contadina, 10.000 agricoltori in vendita diretta con Campagna Amica. Un patrimonio che è importante tutelare come dimostra la candidatura della pratica della cucina italiana per l’iscrizione nella Lista rappresentativa dei patrimoni culturali immateriali dell’umanità dell’Unesco. Una necessità in una situazione in cui sei italiani su dieci (60%) in viaggio all’estero per lavoro o in vacanza “si sono imbattuti almeno una volta in un piatto o una specialità made in Italy taroccati”, secondo l’analisi Coldiretti/Notosondaggi. Dagli spaghetti alla carbonara con prosciutto cotto al posto del guanciale e formaggio grattugiato al posto del pecorino romano fino al tiramisù con la panna al posto del mascarpone o gli spaghetti alla bolognese, una invenzione per stranieri ma sconosciuta nella città emiliana.
Per il presidente Coldiretti Ettore Prandini “la mancanza di chiarezza sulle ricette Made in Italy offre terreno fertile alla proliferazione di falsi prodotti alimentari italiani con un impatto negativo su economia e lavoro in una filiera che dai campi agli scaffali fino ai ristoranti vale 580 miliardi di euro”.

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