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LA VERA PIZZA NAPOLETANA HA LE SUE REGOLE DI PRODUZIONE, STABILITE DALL’UNIONE EUROPEA. NIENTE MATTARELLO, SOLO OLIO EXTRAVERGINE, POMODORI PELATI E MOZZARELLA DI BUFALA DOP O STG. IN ATTESA DEL RICONOSCIMENTO DI “SPECIALITA’ TIPICA GARANTITA” …

Più che un alimento è una vera opera d’arte: nuvole bianche su un mare rosso fuoco, coronate da una cornice morbida e dorata, con venature di bianco-farina e nero-cottura. La pizza napoletana, uno dei prodotti più apprezzati, conosciuti e rivisitati dell’enogastronomia italiana, ha il suo disciplinare, fissato dall’Unione Europea e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 14 febbraio 2008. Bandito il mattarello per spianare la pasta, il raggiungimento dello spessore giusto, non oltre i 4 millimetri, è affidato esclusivamente alle mani dei pizzaioli.

Il bordo ha più requisiti di quelli del classico “fidanzato ideale” (bello, ricco e intelligente): deve essere rialzato tra 1 e 2 centimetri, e presentare contemporaneamente “consistenza morbida, elastica e facilmente piegabile a libretto”.

E oltre alla forma, rigide anche le regole che determinano la sostanza: di rigore i pomodori pelati, l’olio extravergine di oliva, la mozzarella di bufala Dop o quella Stg, specialità tradizionale garantita.

Un titolo, quest’ultimo, di cui spera di fregiarsi anche l’icona più amata della cucina partenopea, proprio grazie all’introduzione del disciplinare.

“Il primo passo è stato compiuto - ha commentato il Ministro per le Politiche Agricole, Paolo De Castro - ora speriamo che l’iter si concluda con il riconoscimento Stg per la pizza napoletana, come è avvenuto per la mozzarella”.

Per vedere se la vicenda si chiuderà positivamente, bisognerà aspettare il tempo concesso agli altri paesi europei per presentare eventuali eccezioni: sei mesi a partire dalla data della pubblicazione, entro cui potrebbero pervenire dichiarazioni di opposizione alla Commissione europea.

Ma se tutto andrà a buon fine, il riconoscimento sarà valido in tutti i paesi europei e chi vorrà poter esporre il relativo logo e attestare di servire la vera pizza napoletana dovrà sottoporsi ad un severo controllo.

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