La “World Best Female Chef” 2017, ossia la chef più brava del mondo secondo il “The World’s 50 Best Restaurants”, che ogni anno mette in fila i 50 migliori ristoranti del mondo (che nel 2016 ha incoronato l’Osteria Francescana di Massimo Bottura), è Ana Roš, del ristorante di famiglia Hiša Franko, a Kobarid, in Slovenia. Un orgoglio, in piccola parte, anche un po’ italiano, visto che Kobarid da noi è conosciuta con il nome di Caporetto, luogo simbolo della Prima Guerra Mondiale, dove il Regio Esercito Italiano, nel 1917, rimediò la più grave disfatta della sua storia, contro le truppe austro-ungariche e tedesche. È qui, nella cucina dell’Hiša Franko, una volta provincia di Gorizia, tanto da essere segnalato da diverse guide ai ristoranti del Belpaese, che si esprime l’arte di Ana Roš, capace di fare incontrare Alpi, Mediterraneo e Pianura Pannonica (www.theworlds50best.com).
Quelle di Ana Roš, come racconta la sua biografia, sono letteralmente braccia strappate alla burocrazia: si laurea in Scienze internazionali e diplomatiche a Trieste ma a un certo punto, 8 anni fa, preferisce utilizzare le 7 lingue che conosce per andare a caccia di ricette vicine e lontane alla Mitteleuropa, il patrimonio che nel suo peregrinare gastronomico globale non perde mai di vista. Cervo e wasabi, baccalà e fagioli, anatra e cannella, trote e alghe fritte: binomi lontani ma, come si legge sul sito di Identità Golose (www.identitagolose.it), espressioni di rischi quasi sempre centrati.
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