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ANALISI

Lafite Rothschild, Sassicaia e Mouton Rothschild, le griffe più cercate sul Liv-ex

Nel primo semestre 2023 escono di scena i vini di Borgogna, resistono gli Champagne. In Uk anche il Barolo di Vietti in “top ten”
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Il Sassicaia 2019 di Tenuta San Guido

Ogni mese analizziamo ed approfondiamo l’andamento del mercato secondario dei fine wine attraverso i dati del Liv-ex, indice di riferimento e canale per cui passano migliaia di contrattazioni e scambi, tra i suoi 620 membri, ogni giorno. Acquisti e cessioni, però, non sono l’unico criterio per capire l’interesse che cresce, o cala, intorno ad un’etichetta. Un altro ottimo strumento, in questo senso, sono le ricerche fatte sul sito del Liv-ex proprio dai suoi membri, da cui emerge come, nel primo semestre 2023, sul podio dei “most searched”, siedano Château Lafite Rothschild, Tenuta San Guido (Sassicaia) e Château Mouton Rothschild. 

È interessante notare, inoltre, che tra le vecchie annate la più cercata è la 2008, e analizzando questi tassi di ricerca in base alle regioni - Stati Uniti, Regno Unito, Asia ed Europa - sono emersi modelli ed interessi diversi, e quindi un’evoluzione diversa della domanda. Negli Stati Uniti, il punto focale è incredibilmente semplice: i primi 10 vini più ricercati dai wine merchant statunitensi corrispondono alle diverse annate di Promontory, griffe della Napa Valley, con l’annata 2018, che haun prezzo di mercato di 9.410 sterline a cassa, in cima alla classifica. Ciò segna un netto cambiamento rispetto allo scorso anno, quando le ricerche negli Usa riguardavano diverse annate di Domaine de la Romanée-Conti Romanée-St-Vivant Grand Cru.

Allo stesso modo, l’interesse in Asia è stato catalizzato interamente da Château Lafite Rothschild, che occupa tutte le prime dieci posizioni, con al top l’annata 2022, che è stata rilasciata en Primeur a giugno a 7.150 sterline a cassa: ha ricevuto un punteggio di 96-98 punti da Neal Martin (Vinous), ed attualmente ha un prezzo di mercato decisamente più basso di quello di rilascio, ossia 6.715 sterline.

A differenza di quanto accaduto in Usa e Asia, i mercati di Europa e Gran Bretagna hanno mostrato una gamma ben più diversificata nelle proprie ricerche. In Europa, se nel 2022 erano le griffe dello Champagne a catalizzare l’attenzione, nella prima metà del 2023 sono i vini di Bordeaux a meritare i riflettori, con le annate 2020, 2022 e 2019 di Château Lafite Rothschild, insieme alle annate 2020 e 2019 di Château Mouton Rothschild, che si assicurano cinque posti nella top ten. Lo Champagne mantiene comunque una presenza importante nella top ten, con le annate 2008 e 2014 del Cristal di Louis Roederer, ed il Dom Pérignon 2013. Al vertice, però, su Bordeaux e Champagne, ha la meglio Bolgheri, con il Sassicaia 2020 di Tenuta San Guido, che guadagna anche la posizione n. 4, con l’annata 2019. 

Le tendenze nel Regno Unito sono simili, con una certa enfasi su Bordeaux, Toscana e Champagne, a scapito della Borgogna, assente dalla top ten, dove un anno fa aveva piazzato ben quattro etichette. In vetta troviamo il Dom Pérignon 2013, seguito da quattro annate diverse di Château Lafite Rothschild, davanti al Barolo Lazzarito 2019 di Vietti, alla posizione n. 6. Alla posizione n. 7, invece, il Sassicaia 2020 di Tenuta San Guido, quindi altre due annate di Dom Pérignon e ancora Sassicaia, con la 2016 di Tenuta San Guido. Il grande assente, dagli interessi di wine merchant ed investitori britannici, è l’annata 2022, en primeur, di Bordeaux, fuori dalla top ten dei vini più cercati.

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