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LATTE “CANCEROGENO” DESTINATO A CASEIFICI E A PRODUTTORI DI FORMAGGI SEQUESTRATO DAI CARABINIERI DEL NAS DI UDINE. L’OPERAZIONE SI È CONCLUSA CON SETTE MISURE CAUTELARI (UN ARRESTO, CINQUE DOMICILIARI E UN OBBLIGO DI RESIDENZA) E 86 PERQUISIZIONI

Latte “cancerogeno” destinato a caseifici e a produttori di formaggi sequestrato dai carabinieri del Nas di Udine. L’operazione si è conclusa con sette misure cautelari (un arresto, cinque domiciliari e un obbligo di residenza) e 86 perquisizioni. Il latte sotto accusa è quello della Cospalat-Friuli Venezia Giulia che, dal Friuli, arrivava in Veneto, Toscana, Umbria, Campania e Puglia. Le ipotesi di reato: frode, adulterazione di alimenti, commercio di derrate nocive. Gli indagati sono 26, di cui 17 allevatori del consorzio Cospalat. Il capo della “catena alimentare cancerogena” sarebbe il presidente del Consorzio, Renato Zampa, arrestato per associazione a delinquere finalizzata a tutti i reati ipotizzati. Il latte veniva ritirato da imprenditori agricoli associati al Consorzio di Udine per essere poi miscelato e trasportato ai caseifici di Selva del Montello (Treviso), Sacile (Pordenone) e Feletto Umberto (Udine), destinato alla produzione del formaggio Montasio di origine protetta (Dop). E ciò avveniva nonostante si trattasse di latte proveniente anche da caseifici non certificati, violando il disciplinare che garantisce al consumatore le caratteristiche chimico-fisico e organolettiche del prodotto finale.

I carabinieri coordinati dalla Procura di Udine hanno individuato alcuni allevamenti Cospalat da cui partiva anche latte contenente aflatossine, “veleni” prodotti da una muffa che si crea a causa di un parassita che si ciba dei fusti del mais. Fusti poi usati come alimentazione per le mucche. Dalle mucche al latte. Dal latte agli uomini. Una catena alimentare severamente tenuta sotto controllo (nel latte le aflatossine non devono superare il limite consentito di 50 parti su trilione), le cui falle possono solo avvenire grazie alla complicità cli più anelli. Il tutto a discapito dal made in Italy e della salute degli ignari consumatori. Un tipo di aflatossina è sicuramente cancerogena (fegato) per l’uomo. Non solo, se assimilata in valori elevati, può anche causare disturbi di crescita nei bambini. Ma torniamo a quanto scoperto. A parte il Dop, il latte destinato ad altri caseifici per produrre formaggi o latte Omega 3 veniva diluito con prodotto non contaminato e reso idoneo ai controlli. Secondo i Nas, che hanno sequestrato 1.063 forme di formaggio potenzialmente nocivo, sarebbero state falsificate anche le analisi del latte nocivo.

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