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TASSE

L’aumento delle accise sul vino paventato dal Governo spaventa i viticoltori francesi

Il Ministro dell’Economia Le Maire vorrebbe indicizzare le accise all’inflazione: 0,3 centesimi a bottiglia. Troppi, in un momento tanto delicato
ACCISE, FRANCIA, POLITICA, vino, Mondo
Un grappolo d'uva

È un’estate calda per il vino francese, non solo e non tanto tra i filari, quanto nelle aule parlamentari. Dove, dopo il lungo tira e molla sui fondi da destinare alla distillazione di crisi e sul sostegno dello Stato all’estirpazione di 10.000 ettari di vigneti in stato di abbandono nel bordolese, adesso l’attenzione si sposta su un nuovo tema: l’aumento delle accise sugli alcolici. Una misura presentata, come quasi ogni anno, in sede di dibattito sul Projet de Loi de Financement de la Sécurité Sociale, e che, nella proposta del potente Ministro dell’Economia del Governo Macron, Bruno Le Maire, dovrebbe ammontare a 0,3 centesimi a bottiglia di vino e da 1 a 2 centesimi per i superalcolici. Un’inezia, che punta, almeno nelle intenzioni, solamente ad un’indicizzazione delle accise all’inflazione.

Eppure, tanto (poco, visto che il maggiore gettito sarebbe di 5 milioni di euro) è bastato per riportare il settore enoico sulle barricate. La paura, ben sintetizzata da Samuel Montgermont, presidente Vin & Société, è che anche il più piccolo aumento dei prezzi, sommandosi agli effetti dell’inflazione, possa accelerare ulteriormente il già preoccupante crollo costante dei consumi di vino sul mercato interno. Senza considerare che, in un momento in cui il comparto ha così tanti fronti aperti, l’idea di aumentare le accise sul vino suona a dir poco ironica: con una mano si aiuta il settore, in maniera comunque insufficiente, con l’altra si sottraggono risorse.

Il dibattito è ben più ampio, ed appena ai primi passi, ma i deputati francesi sono sempre molto sensibili alle richieste dei produttori, tanto che in Parlamento il fronte trasversale che riunisce 27 deputati nel Gruppo di Studio Vino, Vite ed Enologia si è già schierato apertamente contro l’aumento delle accise sul vino.
“Un aumento della tassazione su vini e distillati rappresenterebbe una nuova difficoltà per il settore vino”, si legge nella lettera indirizzata al Ministro dell’Agricoltura Marc Fesneau, riportata dal portale Vitisphere. “Gli imprenditori del settore stanno vino lottando con coraggio contro la crisi che li ha colpiti negli ultimi anni. Devono far fronte al calo dei consumi di vino, all’aumento dei prezzi dell’energia e del carburante, alla concorrenza dei vini stranieri e ai rischi climatici. Hanno già adottato misure drastiche per affrontarlo, in particolare riducendo la loro produzione e la superficie delle loro viti”, ricordano i deputati.

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