Fatta la legge, trovato l’inganno. Ecco alcuni dati che devono far riflettere: per l’Istat gli immigrati irregolari in agricoltura in Italia sono cresciuti dal 20,9% del 2001 al 24,5% del 2009; per la Flai-Cgil il 90% lavora al nero al Sud, il 50% al Centro e il 30% al Nord, e 60.000 vivono in condizioni di degrado, come quelle riscontrate a Rosarno; per la Cia i lavoratori sfruttati e senza diritti sono 70.000, giovani tra 16 e 34 anni, con una retribuzione di 15-20 euro e senza cure sanitarie. E il caporalato? Si evolve: conosce le norme del lavoro e ne fa un uso sempre più spregiudicato, è in “giacca e cravatta”, usa sempre più immigrati e aumenta la propria “quota di mercato” ... Bene, dunque, l’operazione delle forze dell’ordine a Rosarno.
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