02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)
PROGETTI DI IMPRESA

“Le Cesarine” crescono: aumento di capitale da 3 milioni di euro per la rete di cuoche casalinghe

1,1 milioni di euro sottoscritti da Cassa Depositi e Prestiti e Finalca della famiglia Cazzola. In arrivo anche una linea di prodotti e ricette ad hoc

Sempre meno “amatoriale”, sempre più progetto di impresa, che muove numeri importanti e attira capitali ed investitori di alto livello, e che dalle case italiane si prepara a conquistare le tavole del mondo con una linea di prodotti e sapori ad hoc: continua a crescere e a strutturarsi il progetto Cesarine.com, che attraverso la propria piattaforma di food experience, riunisce 1.500 cuoche e cuochi distribuiti su 450 località italiane, e che ha deliberato un’operazione di aumento di capitale in modalità di convertendo per un importo massimo di 3 milioni di euro. Sull’onda di un successo travolgente, fatto di sapori domestici autentici, quelli che in una ristorazione italiana turistica sempre più standardizzata non si trovano più, e di un’atmosfera casalinga ma curata e rassicurante che piace sempre di più ad “ospiti” stranieri ed italiani. La raccolta è finalizzata al finanziamento del piano industriale che prevede l’evoluzione al modello marketplace, l’ampliamento dello shop online e campagne di marketing. Il Fondo Rilancio Startup, gestito da Cdp Venture Capital Sgr (partecipata al 70% da Cassa Depositi e Prestiti Equity e al 30% da Invitalia), e Finalca, holding della famiglia Cazzola, hanno sottoscritto un investimento complessivo pari a 1,1 milioni, ma la sottoscrizione è ancora aperta a terzi per il residuo a condizioni favorevoli sul prossimo aumento di capitale.
L’aumento di capitale, spiega una nota, “avviene in un momento di particolare effervescenza per la società che ha registrato una stagione estiva con numeri di prenotazioni pari a quelli dell’estate 2019 e si sta preparando a lanciare una linea di prodotti a firma. Il progetto che raggiungerà dapprima l’Europa continentale, ed entro fine anno le destinazioni oltreoceano, prevede la proposta di 50 referenze (numero destinato ad aumentare) di specialità introvabili sugli scaffali della grande distribuzione - dal ragù bianco di cortile, friggione bolognese alla marasca di casa - realizzati in modo artigianale e secondo ricettari tradizionali delle cuoche della rete”.
“La nostra ripresa è un importante termometro - sottolinea la general manager della società, Maria Letizia Zuffi - che segna la ripartenza del mercato turistico enogastronomico e la ritrovata confidenza del pubblico straniero a entrare nelle nostre case. La pandemia ha inizialmente penalizzato la nostra attività, ma abbiamo reagito con coraggio e determinazione, cogliendo l’occasione per migliorarci. Sul fronte delle food experience abbiamo allargato il network di Cesarine anche nelle second-way turistiche, e fato evolvere la piattaforma tecnologica nella direzione di un modello market place più snello e scalabile. Inoltre, abbiamo progettato e lanciato una nostra linea di prodotti a marchio “Cesarine” rigorosamente italiana e su nostra ricetta, perché l’esperienza continui anche a casa del cliente con l’obiettivo di aumentare la life time value. La gamma dei prodotti crescerà nel tempo seguendo le stagioni”.
Un progetto di sviluppo confortato anche dai dati più recenti. “I nostri dati degli ultimi 3 mesi - aggiunge Letizia Zuffi - sono migliori di quelli del mercato. In agosto 2021 il mercato turistico ha segnato -46% sul 2019, mentre i nostri ricavi sono ai livelli pre-pandemia, e anche settembre conferma questo andamento. Altro dato interessante in termini di presenze: post pandemia gli italiani sono il secondo target dopo gli Usa. Le ragioni di questa rimonta sono: i valori e la notorietà del brand, la copertura capillare del territorio e il totale rispetto delle norme igienico sanitarie nelle nostre case”.
Un successo indiscutibile, quello del progetto Cesarine.com, fondato da Davide Maggi e Pmi innovativa dal 2019, che come detto sta attirando investitori istituzionali e privati di primo piano, come Finalca, holding bolognese controllata dalla Famiglia Cazzola.
“Con questo aumento di capitale, che implementa la nostra partecipazione azionaria, abbiamo voluto confermare con decisione il sostegno a “Cesarine”- spiega l’ad Federica Cazzola - che mira a divenire un vero emblema del “made in Italy” inteso come proposta di prodotti ed esperienze. “Le Cesarine” hanno sapientemente tradotto in linguaggio moderno ciò che da decenni rappresenta il buon vivere all’italiana, una modalità che passa prima di tutto dalle tavole delle nostre case”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli