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LE DENOMINAZIONI D'ORIGINE, I CAPOLAVORI DELL'AGRICOLTURA ITALIANA


Le denominazioni d'origine (la denominazione ufficiale dei prodotti alimentari legata al luogo di produzione) sono state e sono più che mai fondamentali per vincere la competizione nei mercati mondiali dell'agroalimentare italiano. Gli obiettivi delle denominazioni sono quelli di difendere e promuovere lo sviluppo rurale ma anche incoraggiare la propensione dei consumatori verso alimenti di qualità e, nello stesso tempo, differenziare l'offerta a vantaggio sia del singolo produttore, aumentando la produttività d'ogni azienda, sia al livello più generale d'industria alimentare nazionale. Il quadro normativo per la protezione delle denominazioni si basa sui recenti regolamenti 2081 e 2082 del 1992, che hanno definito la griglia di condizioni per i prodotti Dop (Denominazione d'Origine Protetta) e Igp (Indicazione Geografica Protetta) e le attestazioni di specificità. La differenza tra la Dop e l'Igp è che per la Dop tutte le fasi di produzione, trasformazione ed elaborazione devono avvenire nell'area geografica delimitata, mentre per l'Igp è sufficiente che la relativa qualità o reputazione possa essere attribuita all'origine geografica, ma è ammesso che parte del processo produttivo avvenga al di fuori di tale area.


LA CLASSIFICA IN EUROPA DEI
MARCHI DOP E IGP (FONTE: INEA)

Paese Dop/Igp Posizione
Austria 10
Belgio 4
Danimarca 3
Finlandia 1
Francia 118 - 1
Germania 60
Grecia 76 - 3
Italia 103 - 2
Lussemburgo 4
Olanda 4
Portogallo 78
Regno Unito 25
Spagna 49
Svezia 1
Totale 536

L'attestazione di specificità distingue, invece, un prodotto agricolo o alimentare da altri appartenenti alla stessa tipologia: in buona sostanza, è un'etichetta che deriva dalle caratteristiche produttive e non dalla provenienza geografica o dall'applicazione di una particolare innovazione tecnologica.
Il disciplinare del prodotto, che deve fornire tutte le indicazioni necessarie per il riconoscimento, è la base essenziale per la "certificazione". La garanzia che i prodotti con la denominazione protetta o attestazione di specificità rispondano ai requisiti del disciplinare è attribuito dalle norme dell'Unione Europa ai consorzi di tutela. Le competenze dei consorzi sono invece stabilite da ogni Stato.


ACETI
DOP
ACeto Balsamico Tradizionale di Modena
Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia


FORMAGGI
DOP
Asiago
Bitto
Bra
Caciocavallo Silano
Casciotta d'Urbino
Canestrato pugliese
Castelmagno
Fiore Sardo
Fontina
Formai de Mut dell'alta Valle Brembana
Gorgonzola
Grana Padano
Montasio
Monte Veronese
Mozzarella di Bufala Campana
Murazzano
Parmigiano Reggiano
Pecorino Romano
Pecorino siciliano
Pecorino toscano
Pecorino Sardo
Provolone Valpadana
Quartirolo Lombardo
Ragusano
Raschera
Robiola di Roccaverano
Taleggio
Toma Piemontese
Valle d'Aosta Fromadzo
Valtellina Casera


ORTOFRUTTICOLI, CEREALI, PANETTERIA
DOP
Nocellara del Belice
Pomodoro S. Marzano dell'Agro Sarnese Nocerino
IGP
Arancia Rossa di Sicilia
Cappero di Pantelleria
Castagna di Montella
Clementine di Calabria
Fagiolo di Lamon della Vallata Bellunese
Fagiolo di Sarconi
Farro di Garfagnana
Fungo di Borgotaro
Lenticchia di Castelluccio di Norcia
Marrone di Castel del Rio
Marrone del Mugello
Nocciola di Giffoni
Nocciola del Piemonte
Pane casereccio di Genzano
Peperone di Senise
Pera dell'Emilia Romagna
Pera Mantovana
Pesca e nettarina di Romagna
Radicchio Rosso di Treviso
Radicchio Variegato di Castelfranco
Riso Nano Vialone Veronese
Scalogno di Romagna
Uva da tavola di Canicatti


OLIO D'OLIVA
DOP
Aprutino Pescarese
Brisighella
Bruzio
Canino
Cilento
Collina di Brindisi
Colline Salernitane
Colline Teatine
Dauno
Garda
Laghi Lombardi
Monti Iblei
Penisola Sorrentina
Riviera Ligure
Sabina
Terra di Bari
Terra d'Otranto
Umbria
Valli Trapanesi
IGP
Toscano


SALUMI E CARNI
DOP
Capocollo di Calabria
Coppa Piacentina
Culatello di Zibello
Pancetta di Calabria
Pancetta Piacentina
Prosciutto di Carpegna
Prosciutto di Modena
Prosciutto di Parma
Prosciutto S. Daniele
Prosciutto Toscano
Prosciutto Veneto Berico-Euganeo
Salame Brianza
Salame Piacentino
Salame di Varzi
Salsiccia di Calabria
Soppressa di Calabria
Valle d'Aosta Jambon de Bosses
Valle d'Aosta Lard d'Arnad
IGP
Bresaola della Valtellina
Cotechino Modena
Mortadella Bologna
Prosciutto di Norcia
Speck dell'Alto Adige
Vitellone bianco dell'Appennino centrale
Zampone Modena

(Dati: Estate 2000)


UNIONE EUROPEA: DOP E IGP
TRIONFO DELLA FRANCIA E DELL'ITALIA

L'Unione Europea possiede un patrimonio di prodotti tipici alimentari che conta 536 nomi tra Dop e Igp. La maggior parte riguardano i formaggi, poi la frutta e la verdura, i cereali, le carni, gli olii ed i grassi. L'Italia con 103 prodotti registrati (di cui 72 Dop e 31 Igp; la ripartizione territoriale è: 44 Italia Settentrionale, 32 Meridione, 12 al Centro; 15 Interregionali) è seconda solo alla Francia (118)

IMPORTANZA ECONOMICA DELLE
PRODUZIONI TIPICHE E TRADIZIONALI

Secondo le stima Istat, oggi, i prodotti a denominazione o indicazione geografica protetta rappresentano circa il 12% della produzione agricola nazionale, per un business che si aggira sui 14.000 miliardi all'anno. I comparti in cui le produzioni di qualità raggiungono valori di rilievo sulla produzione sono rappresentati dal vino (Docg, Doc e Igt), i formaggi e i salumi. Per altri prodotti, l'incidenza dei marchi è di gran lunga inferiore: nel caso dell'olio d'oliva le produzioni a Denominazione rappresentano solo il 3% della produzione totale. I prodotti tipici e di qualità potranno senz'altro giocare un ruolo determinante nel rilancio dell'economia del settore, potendo vantare una significativa capacità concorrenziale rispetto ai prodotti meno caratterizzati; ciò anche in termini di miglioramento della bilancia commerciale. Recentemente, e non a caso, il Ministero del Commercio Estero ed il Ministero delle Politiche Agricole hanno approntato un piano pluriennale, proprio finalizzato alla promozione commerciale dei prodotti agroalimentari di qualità all'estero.


LE CARATTERISTICHE DEI MARCHI UE: DOP, IGP, STG

L'Unione Europea, con il Regolamento 2081/92 ha riconosciuto che "la promozione di prodotti di qualità aventi determinate caratteristiche, può rappresentare una carta vincente per il mondo rurale" ed ha quindi istituito, a fini di tutela, due indicazioni di provenienza e tipicità dei prodotti agricoli: la DOP (Denominazione di Origine Protetta) e la IGP (Indicazione Geografica Protetta).
Tali indicazioni identificano i prodotti originari di regioni o luoghi determinati di un Paese, le cui qualità siano dovute essenzialmente od esclusivamente all'ambiente geografico di produzione, compresi i fattori naturali ed umani. Le DOP, in particolare, indicano un legame molto stretto con il territorio; l'intero processo di produzione, trasformazione ed elaborazione deve avvenire entro i confini dell'area di origine. Anche le IGP afferiscono ad un particolare territorio, ma è sufficiente che una fase tra produzione, trasformazione ed elaborazione del prodotto avvenga nell'area geografica di provenienza. Le DOP e le IGP europee sono iscritte in un apposito registro comunitario. Il nostro Paese rappresenta quindi quasi un quinto delle produzioni tipiche europee e, dopo la Francia, è il partner comunitario che può vantare il numero maggiore di prodotti ad origine garantita. L'elenco delle DOP e delle IGP italiane naturalmente riflette i caratteri dell'agricoltura del nostro Paese e si concentra su due grosse categorie; da un lato i derivati zootecnici; dall'altro, le produzioni più tipicamente mediterranee. Accanto ai più noti prodotti DOP ed IGP, l'Unione Europea, con il Regolamento 2082/92, ha anche istituito una più generica Attestazione di Specificità, che si concretizza nella denominazione di STG (Specialità Tradizionale Garantita) e che si riferisce non tanto all'origine quanto piuttosto alle modalità d'elaborazione di questi prodotti alimentari caratteristici. I prodotti che si fregiano di tale denominazione sono ancora pochi, anche a livello europeo; l'Italia può vantare sinora un solo prodotto SGT, la "mozzarella", che ha ottenuto il riconoscimento di specificità nel 1998.

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