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“Le guide gastronomiche nazionali e la cucina regionale italiana”: il complesso mondo delle guide gastronomiche raccontato da sei grandi nomi dell’ambiente, nel convegno, organizzato dall’Accademia Italiana della Cucina, il 5 maggio a Rovereto

Le guide gastronomiche sono nate per aiutare i clienti a destreggiarsi tra l’intricato mondo della ristorazione. Ad oggi, sono considerate vere e proprie “maestre” che consacrano (o meno) i ristoranti più di classe e con chef sempre più rinomati. Ma come funzionano? Chi sono gli esaminatori? Quali sono i criteri di valutazione? Quanto vale l’inserimento in una guida per un ristorante? Sono le domande che spesso in molti si pongono e saranno le stesse alle quali alcuni tra i più importanti critici gastronomici italiano cercheranno di rispondere al convegno, organizzato il 5 maggio a Rovereto in Trentino dall’Accademia Italiana della Cucina (www.accademiaitalianadellacucina.it), “Le guide gastronomiche nazionali e la cucina regionale italiana”, con nomi del calibro di Enzo Vizzari, direttore delle Guide dell’Espresso, Andrea Biagini, direttore commerciale Guida Michelin Italia, Luigi Cremona, curatore Guida Touring Alberghi e Ristoranti d’Italia del Touring Club Italiano, Paolo Marchi, ideatore e curatore di Identità Golose, Valentina Marino, curatrice Guida Ristoranti d’Italia del Gambero Rosso e Eugenio Signoroni, direttore Guida Le Osterie d’Italia. I sei esperti di guide gastronomiche, moderati dalla giornalista Francesca Negri, parleranno dei loro metodi di valutazioni e sul valore che ogni guida ha per il comparto ristorativo e per tutto il territorio italiano, non solo in termini economici ma anche, e forse soprattutto, culturali.

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