Quasi un italiano, sui dieci che trascorreranno le festività di Natale fuori dalle mura domestiche, sceglierà l’agriturismo come meta delle vacanze per assicurarsi un periodo di riposo con cibo genuino e a contatto con la natura: lo afferma la Coldiretti nel sottolineare che la campagna sarà la destinazione del 9 per cento dei 6,2 milioni di italiani che secondo Confesercenti si sposteranno da casa per le imminenti festività.
Si tratta - precisa la Coldiretti - di un esercito di oltre 550.000 connazionali che affollerà molti dei 13.000 agriturismi italiani che rimangono aperti anche nella stagione invernale dopo un’estate non particolarmente brillante. Per i prossimi Natale e Capodanno l’agriturismo si presenta dunque come la più valida alternativa ad alberghi e case private o in affitto battendo nettamente villaggi turistici, ostelli e campeggi.
Ma a differenza delle altre destinazioni l’alloggio in agriturismo - secondo la Coldiretti - viene solo raramente scelto ricorrendo alle agenzie di viaggio, mentre prevalgono nettamente la ricerca internet, guide o pubblicazioni specializzate e il passaparola o le precedenti esperienze personali.
Scelgono l'agriturismo - rileva la Coldiretti - soprattutto i giovani con età tra 18 e 35 anni (55 per cento), laureati (30 per cento), con un lavoro d'ufficio (50 per cento) e stranieri (25 per cento) spinti dalla qualità ambientale ed enogastronomica (75 per cento) che consente la visita di territori poco conosciuti e meno turistici e il consumo di piatti tipici e cibi genuini.
Per rendere ancora più speciale le feste in agriturismo si moltiplicano le iniziative in tutta Italia. Nel bellunese escursioni in slitta trainata dai cani a Falcade, o in slitta trainata dai cavalli alle terme delle Dolomiti a Comellico, o ancora a Cortina d’Ampezzo un emozionante discesa notturna in slittino o con gli sci dopo il cenone in malga.
"Natale in Agriturismo" è la proposta di Terranostra-Coldiretti di Venezia e Palermo che per le feste realizzano tra di loro un gemellaggio con scambio di prodotti tipici e di ricette venete e siciliane. Dalla città lagunare sbarcheranno a Palermo prodotti tipici come radicchio rosso e cipolla di Chioggia, Montasio Dop, così come i vini Doc veneziani: Lison Pramaggiore, Piave, Riviera del Brenta e Corti Benedettine. Dalla Sicilia saliranno a Venezia agrumi, caciocavallo e ricotta, cavolfiore palermitano ("vrucculu"), pasta di mandorle e vini Monreale Doc, Contea di Sclafani Doc e Contessa Entellina.
Accanto alla tradizionale offerta enogastronomica nelle campagne - continua la Coldiretti - si inaugurano però anche nuovi servizi all'insegna della cultura, della salute e della cura fisica: dal fitness, ai massaggi, dai percorsi archeologici a quelli religiosi, dalla vinoterapia all'apiterapia, ma anche musei della cultura contadina, mountain bike e corsi di cucito, cucina e sana alimentazione.
Si tratta di esperienze di diversificazione delle attività che - spiega la Coldiretti - puntano ad attirare non solo gli amanti della buona cucina e della serenità ma anche escursionisti, nostalgici delle antiche tradizioni, sportivi, creativi e amanti dell'avventura. Se le previsioni di una ripresa per Natale e Capodanno saranno confermate si stima per il 2005 un bilancio per l'agriturismo di circa 3 milioni di ospiti dei quali 600.000 stranieri e un fatturato complessivo attorno a 800 milioni di euro realizzato - conclude la Coldiretti - da 13.000 aziende agrituristiche, delle quali 7.700 offrono ristorazione e 10.000 alloggio garantito da 140.000 posti letto.
Natale 2005 - L’identikit dell'agriturista
E’ giovane (18 - 35 anni) 55%
E’ impiegato 50% (professionisti 19% e commercianti 10%)
E’ laureato 30% (diplomati 64%)
E’ straniero 20%
Sceglie l’agriturismo per qualità ambientale ed enogastronomica 75%
Fonte: elaborazione Coldiretti
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