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“LECCIO D’ORO” 2007 - IL BRUNELLO PREMIA LE CALANDRE, RISTORANTE VENETO “TRE STELLE “ MICHELIN, INSIEME ALLA STORICA ENOTECA CASTIGLIONESE E ALL’HOSTERIA GIUSTI DI MODENA. “BENVENUTO BRUNELLO” FIRMATO DALLO CHEF THOMAS KELLER (“PER SE” DI NEW YORK)

Il Brunello di Montalcino premia il meglio dell’enogastronomia del Bel Paese: il ristorante Le Calandre di Sarmeola di Rubano (Padova), l’enoteca Castiglionese di Castiglione della Pescaia (Grosseto) e l’Hosteria Giusti di Modena si aggiudicano il premio “Leccio d’Oro” 2007, assegnato per “Benvenuto Brunello” (23/24 febbraio 2007), evento internazionale per la stampa e gli operatori che ha presentato l’annata 2002 e la Riserva 2001.
Ogni anno la commissione del “Leccio d’Oro” seleziona un ristorante, un’osteria ed un’enoteca che si sono distinti nella presentazione, nel servizio e nella diffusione del vino, in particolare del Brunello. Quest’anno la scelta è caduta su Le Calandre, di Sarmeola di Rubano (Padova), osannato dalla critica e uno dei pochi locali “tristellare” del panorama della ristorazione italiana. A guidarlo Massimiliano Alajmo, vero e proprio “enfant prodige” dei fornelli, coadiuvato in sala dai fratelli Renato e Raffaele. Naturalmente, ampio spazio al Brunello nella nutritissima carta dei vini del ristorante.
Anche all’enoteca Castiglionese di Castiglione della Pescaia (Grosseto), il Brunello è una delle etichette più amate e richieste. Vero e proprio punto di riferimento per gli enoappassionati della Maremma, la Castiglionese è stata aperta nel lontano 1950, dal suo titolare Luciano Lenzi, ancora oggi al timone del locale.
L’Hosteria Giusti di Modena nasce nella forma attuale una quindicina d’anni fa, quando Adriano Morandi detto “Nano”, rilevò l’attività dall’ultimo rampollo della famiglia Giusti. Oggi, troviamo in sala Cecilia e Matteo Morandi e ai fornelli Laura Galli (moglie di “Nano”), che da autodidatta, apprendendo la cucina tradizionale da mamma, suocera e marito, si è trasformata in una grande interprete delle ricette del passato e della gastronomia locale. In cantina una selezione di circa 350 etichette con prevalenza di vini rossi, e una predilezione particolare per i vini di Montalcino. La commissione che ha assegnato i premi Leccio d’Oro è composta dal presidente del Consorzio del Brunello Filippo Fanti, dai vice presidenti Patrizia Cencioni, Marcello Bucci e Fabio Giannetti, dal presidente dell’Associazione Italiana Sommelier Terenzio Medri, dai giornalisti e scrittori d’enogastronomia Paola Mura, Faith Willinger e Folco Portinari.
L’elegante cena di gala di “Benvenuto Brunello”, che si è tenuta nel suggestivo scenario del Castello di Poggio alle Mura, è stata firmata dallo chef Thomas Keller, del Per Se di New York, raffinato ristorante della Grande Mela, inaugurato nel 2004 e già arrivato molto in alto nella hot list dei gourmet newyorkesi, tanto che per prenotare un tavolo occorrono almeno due mesi di attesa. E’ stato il ristorante vincitore lo scorso anno del Premio “Leccio d’Oro”, grazie non solo alla maestria di Keller ma anche alla ricca carta dei vini in cui il Brunello è tra i protagonisti principali.

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