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“LECCIO D'ORO” 2008: IL PREMIO DEL BRUNELLO DI MONTALCINO QUEST’ANNO VA ALL’OSTERIA LA FRANCESCANA, RINOMATO DUE STELLE MICHELIN DI MODENA, AL BRU.STA DI TOKYO, UN ANGOLO DI MONTALCINO NEL CUORE DEL GIAPPONE E ALLA STORICA ENOTECA COSTANTINI DI ROMA

Il top dell'enogastronomia italiana e internazionale premiata dal Brunello di Montalcino: l’osteria La Francescana di Modena, l’Enoteca Costantini di Roma e il Bru.sta di Tokyo si aggiudicano il “Leccio d’oro” 2008, il premio assegnato per “Benvenuto Brunello” (22-23 febbraio), evento internazionale rivolto alla stampa e agli operatori del settore che presenta quest'anno il millesimo 2003 e il Rosso di Montalcino Doc 2006.
Ogni anno la commissione del “Leccio d'Oro” seleziona un ristorante, un'osteria e un'enoteca che si sono distinti nella presentazione, nel servizio, nella diffusione e nella valorizzazione del vino, in particolare del Brunello.
Prescelta quest'anno tra i ristoranti l'Osteria La Francescana, rinomato due stelle Michelin situato nel cuore di Modena, poco distante dalla chiesa di San Francesco. Ai fornelli Massimo Bottura, chef modenese formatosi alle cucine dei grandi George Cogny, Alain Ducasse e Ferran Adrià che porta avanti una “cucina evocativa” legata alla tradizione del territorio, alternando il minimalismo “ducassiano” ai sapori intensi della cucina emiliana. Suo alter ego in sala, giovane ed appassionato sommelier, Giuseppe Calmieri, che segnala una per una nella carta dei vini le etichette che hanno ancora bisogno di riposare in cantina prima di essere degustate al meglio. Vera perla del locale, la cantina si trova in uno spazio interno ed è completamente termocondizionata: 800 le etichette e circa 6.000 le bottiglie, tra cui una nutrita scelta di Brunello.
Ancora il Brunello protagonista di numerosissime richieste in una delle enoteche culto d'Italia: fondata nel 1972 da Piero e Rosy Costantini, la storica Enoteca Costantini è la prima vera e propria enoteca della capitale. Rinomata per il suo caveau, lo scrigno dove si conservano etichette pregiate e vecchissime annate italiane e francesi, vanta una selezione di oltre 4000 vini che garantiscono agli appassionati una possibilità di scelta senza uguali.
“Leccio d'Oro” 2008 anche per un personaggio che con la sua smisurata passione, quasi mania, per il Brunello ha ricreato un angolo di Montalcino nel centro di Tokyo: il Bru.sta, sigla che sta per “Brunellista”, un'osteria che propone cucina rigorosamente italiana con materie prime di stagione, in cui tutto, dall'arredamento, agli utensili, dal grembiule ai poster, foto e quadri alle pareti parla della patria del Brunello. Quasi un “evangelista” del grande Sangiovese in Giappone, Tsunashige Nishiyama si dichiara “innamorato del Brunello” e vanta ben il 70% di etichette di Montalcino nella sua carta dei vini, con 60 produttori diversi. La commissione che ha assegnato i premi “Leccio d'Oro” è composta dal Presidente del Consorzio del Brunello Francesco Marone Cinzano, dai vice presidenti Patrizio Cencioni, Ferruccio Ricci e Riccardo Talenti, dal presidente dell'Associazione Italiana Sommelier Terenzio Medri e dai giornalisti e scrittori d'enogastronomia Paola Mura, Faith Willinger e Folco Portinari.
La consegna del “Leccio d'Oro” si è svolta in una suggestiva location: al Castello di Poggio alle Mura la cena di gala ha visto protagoniste le creazioni di Guido Haverkock, chef stellato del ristorante Castello Banfi. Haverkock, formatosi alla scuola del grande Heinz Beck, propone una cucina di stampo mediterraneo con rivisitazioni spesso improntate alla tradizionale cucina toscana.

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