L’enogastronomia è il motivo principale per cui si viaggia, nel 2025, per il 65% delle persone ed è la ragione principale, più di cultura e arte (58%), natura e paesaggi (43%), benessere e relax (38%), ed esperienze locali (30%). A dirlo è VOIhotels, la catena alberghiera del gruppo Alpitour, con “Viaggiare in Italia nel 2025”, una fotografia puntuale del settore turistico nazionale. Una crescita che sembra non conoscere freni quella del settore enogastronomico in Italia, tanto che l’infografica di VOIhotels sottolinea come negli ultimi dieci anni sia cresciuto del +176% riuscendo ad attrarre 1,1 milioni di visitatori stranieri, soltanto nel 2024, arrivati in Italia per esperienze enogastronomiche e generando una spesa complessiva di 63 milioni di euro per 1,8 milioni di pernottamenti. I più “ghiotti” restano i tedeschi con oltre 100.000 viaggiatori enogastronomici che hanno speso la bellezza di 58 milioni di euro (dormendo nel Belpaese 361.000 notti).
Ma come cambia il turismo in Italia nel 2025? Viaggiatori più consapevoli, esperienze su misura, itinerari personalizzati dall’Intelligenza Artificiale, soggiorni digitalizzati e mete sostenibili sono i trend più in voga. Un turismo che punta ad un nuovo record di presenze dopo quello del 2024 quando furono registrati oltre 458 milioni di pernottamenti: nell’anno del Giubileo raggiungerebbero quota 465 milioni, segnando per il Belpaese un +1,4% sul periodo precedente, sempre secondo l’infografica VOIhotels “Viaggiare in Italia nel 2025”. Nel 2015 le presenze totali furono 390 milioni.
E, nell’attesa di capire se le stime di crescita per il 2025 saranno rispettate, il 2024 resta un anno emblematico sia per il record di presenze turistiche (+2,5% sull’anno precedente), sia per i 250 milioni di pernottamenti a opera del turista straniero, ovvero il 54,6% del totale, confermando, così, l’Italia tra le prime cinque destinazioni globali con 64,5 milioni di viaggiatori, alle spalle di Francia (89,4 milioni), Spagna (83,7 milioni), Stati Uniti (79,3 milioni) e Cina (65,7 milioni). Dati alla mano di VOIhotels, le regioni più visitate sono state Veneto, Trentino-Alto Adige e Toscana, mentre nel 2025 si prevede un incremento verso mete come Sicilia, Puglia e Sardegna, spinte da borghi, cammini, turismo lento, località termali e, quindi, quei luoghi a misura d’uomo di cui l’Italia è ricca.
Dei 65 milioni di turisti registrati, il 15% proveniva dalla Germania, il 9% dalla Francia, l’8% dalla Gran Bretagna e il 6% dagli Stati Uniti. Ma l’Italia con le sue bellezze e i suoi tesori fa gola a tanti altri Paesi: nel 2025 si aspetta una crescita del flusso turistico pari al 4% da Cina, Corea del Sud, India e Brasile.
La durata media dei soggiorni, evidenziati dall’infografica di VOIhotels, è salita a 6,47 notti, segno di una maggiore propensione a viaggi rilassanti e rigeneranti. In crescita la preferenza per agriturismi, b&b, rifugi alpini e strutture immerse nella natura. Anche se resta preponderante la scelta di alloggiare da amici o parenti, una soluzione ottimale per tre italiani su dieci. Le esperienze più richieste includono Spa, musica dal vivo, degustazioni, lezioni di cucina e attività legate al benessere psico-fisico. Anche le micro-ferie distribuite durante l’anno, fuori dall’alta stagione, stanno ridefinendo i tempi del viaggio.
Il viaggiatore 2025 è sempre più connesso, il 77% dei turisti italiani prenota online tramite smartphone e quasi una persona su tre si affida a strumenti di intelligenza artificiale per costruire itinerari personalizzati. Tanto da familiarizzare, ormai, con parole come metaverso, digital concierge ed itinerari dinamici.
Il cambiamento climatico incide sulle scelte di viaggio per oltre il 50% dei turisti, che privilegiano destinazioni attente all’ambiente, plastic-free, con certificazioni green e progetti di coinvolgimento delle comunità locali. Cresce anche l’interesse per il turismo rigenerativo, che mira a restituire valore ai territori e favorire pratiche virtuose.
La fascia d’età più rappresentata è quella tra i 35 e i 54 anni, ma viene osservato un incremento rilevante tra gli over 60, oggi quasi un terzo dei viaggiatori italiani. Si tratta di un target con disponibilità economica, sensibilità culturale e attenzione alla qualità dei servizi, interessato a vacanze benessere, viaggi slow e proposte culturali.
Il turismo in Italia è in grado di generare ricavi che superano ampiamente i 110 miliardi di euro, di cui più della metà nella sola stagione estiva. La spesa media a persona, secondo VOIhotels, si attesta a 1.130 euro.
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