I grandi spazi aperti di un vigneto, la bellezza del paesaggio disegnato dai filari: l’enoturismo in un Italia in gran parte in zona gialla prova a ripartire dalla vigna, e con “Vigneti Aperti” del Movimento del Turismo del Vino, il Friuli Venezia Giulia si muove in “avanscoperta”, dando il via, nel week-end 1-2 maggio, ad una serie di eventi fatto di visite ai vigneti e in cantina, aperitivi in vigna, laboratori sensoriali, picnic, cene con il vignaiolo, musica in vigna e tante altre curiosità. “Ogni incontro - sottolinea il Movimento Turismo del Vino del Friuli Venezia Giulia - avverrà nel pieno rispetto delle normative igienico sanitarie previste (obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto, distanziamento personale e così via) e all’aria aperta”. D’altronde, come ricorda il Movimento del Turismo del Vino friulano, “per capire il vino, bisogna camminare la vigna”, diceva Luigi Veronelli, e oggi potremmo dire “per capire la vita, bisogna camminare la vigna”, con una natura che, con con i suoi cicli e stagionalità, è sempre rimasta un indiscutibile punto fermo trasmettendo a tutti noi un senso di sicurezza in questo complicato periodo pandemico”.
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