Anche grazie all’andamento positivo di settembre non è mai stata così alta la spesa turistica per cibi e bevande, per un importo complessivo stimato in circa 17 miliardi destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per acquistare prodotti enogastronomici. Emerge dal bilancio estivo delle vacanze a tavola tracciato dalla Coldiretti nell’ultimo weekend dell’estate 2018. La maggior spesa delle vacanze quest’anno è stata destinata all’alimentazione che ha superato quella per l’alloggio, con oltre un terzo (35%) di budget speso da italiani e stranieri.
Nell’estate del 2018 il 34% dei 38,5 milioni di italiani in vacanza ha consumato pasti principalmente al ristorante, ma anche l’acquisto di prodotti tipici come ricordo delle vacanze è una tendenza in rapido sviluppo favorita, “dal moltiplicarsi delle occasioni di valorizzazione dei prodotti locali che si è verifica nei principali luoghi di villeggiatura, con percorsi enogastronomici, città del gusto, aziende e mercati degli agricoltori di Campagna Amica, feste e sagre”, secondo quanto afferma Roberto Moncalvo, presidente Coldiretti. Sette turisti su 10 (71%) in vacanza in Italia hanno deciso, infatti, di visitare frantoi, malghe, cantine, aziende, agriturismi o mercati degli agricoltori per acquistare prodotti locali a chilometri zero. “Il buon cibo insieme al turismo e alla cultura - conclude Moncalvo - rappresentano le leve strategiche determinanti per tornare a crescere”.
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