Rai 1 valorizza il Made in Italy … CHI SALE (“Linea Verde”)… Tre anni di pandemia, di guerre che da “regionali” potrebbero deflagrare a livello planetario, allargamento delle disuguaglianze e imbarbarimento degli stili di vita, hanno messo a dura prova lo spirito resiliente di grandi produttori ma anche di vulnerabili quanto preziose Pmi di cui è innervato il nostro paese. Esiste, va detto e ridetto, un’Italia che ha resistito nonostante tutto alla grande. Linea verde sta puntando molto su questa sorta di rinascita. L’ultima puntata, incentrata sui tesori di una perla mondiale come Siena, domenica ha segnato il 24%di share con picchi del 26% che hanno coinciso con le suggestioni suggerite da un magico microcosmo: gioielli come il Brunello di Montalcino, la cinta senese e naturalmente l’epico Palio. Certo, la Toscana è una delle regioni più “brandizzate” a livello internazionale, ma lo storico format nei mesi passati ha valorizzato altre irripetibili peculiarità come, tra le tante, i vini “eroici” della Valtellina, il presepe di San Francesco a Greccio, i Papi e i ciclopi della Ciociaria. L’ingrediente che rende il tutto ancora inclusivo e televisivamente accattiva te è la presenza di Livio Beshir, conduttore di origine americano- egiziana, che aggiunge un tocco cosmopolita a un racconto di per se già globalizzato non fosse per il valore simbolico universale delle realtà che fa venire alla luce: i tesori del nostro “Made in”.
(richiamo in prima pagina)
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