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ATTUALITÀ

Lieviti e standardizzazione, “Report” torna nuovamente ad occuparsi del mondo del vino

Domenica, ore 20.55, nuova puntata dopo quella a Dicembre 2023. Al centro dell’inchiesta, ancora una volta, le modalità produttive
PIERO RICCARDI, REPORT, RICCARDO COTARELLA, TV, vino, Italia
La trasmissione tv “Report”, il 18 febbraio, torna ad occuparsi di vino (ph: Facebook/Report)

Dopo la puntata “Piccoli chimici”, andata in onda il 17 dicembre 2023, e che ha generato un acceso dibattito tra gli addetti ai lavori e non solo, “Report”, la trasmissione d’inchiesta in onda su Rai3, torna domenica 18 febbraio, ore 20.55, ad occuparsi di vino. Al centro della puntata c’è, ancora una volta, ma non solo, il Mosto Concentrato Rettificato, e quindi si torna sul “dietro alle quinte” della realizzazione di un vino, concentrandosi sugli standard produttivi. “Con lieviti e aggiunte si possono ottenere vini uguali e prestigiosi anche se provenienti da parti del mondo diverse, ma cosa resta del vero vino dei territori?”, si domanda “Report” nella anticipazione pubblicata sulla propria pagina Facebook. Ed ancora “i produttori di vino che fanno grandi volumi preferiscono spesso un vino standardizzato, facilmente riconoscibile dal consumatore, che ogni anno abbia la stessa gradazione alcolica. Per ottenere un risultato di questo tipo i produttori devono aggiungere del mosto concentrato rettificato, una misura prevista come straordinaria per aiutare i viticoltori in annate particolarmente avverse che oggi, invece, sembra diventata ordinaria ed è usata per creare un vino dal grado alcolico standardizzato”. Per Piero Riccardi, che parla nel trailer della puntata, in veste di produttore con la cantina Riccardi Reale a Bellegra (Roma), ma anche ex giornalista Rai, e scrittore di libri anche sul cibo, “si sta diffondendo questo meccanismo per cui un Sauvignon prodotto in Australia o prodotto in Francia o prodotto in Sicilia risultano uguali. Il terreno non è più influente, non ha più importanza. Perché tu sai che a quel Sauvignon devi tirare fuori quei sentori che il consumatore ritroverà”. Tra gli interventi, nella puntata, c’è anche quello del presidente Assoenologi, Riccardo Cotarella, che esclude l’ipotesi di una “standardizzazione” del vino dovuta all’impiego dei lieviti: “i lieviti agiscono in modo diverso su quell’uva, estrapolando caratteri che possono essere positivi o negativi: sta all’enologo decidere quali lieviti utilizzare ma non è che il lievito può dare un corpo o una personalità al vino, è l’uva che dà personalità al vino”. Nella pagina Facebook di Report, intanto, non si sono fatti attendere i commenti delle persone, anche molto diversi tra di loro, con l’anticipazione pubblicata oggi che, intanto, ha stimolato la curiosità anche tra i non esperti o consumatori di vino.

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