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L’Italia dei distillati, degli amari e dei liquori artigianali: torna “Spirito Autoctono” 2026

La guida che racconta i luoghi in cui nascono gli spirits del Belpaese, tra itinerari, aziende storiche, progetti green e percorsi di viaggio
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“Spirito Autoctono” 2026 raccoglie oltre 900 etichette e più di 200 produttori italiani

Oltre il vino e la birra artigianale, eccellenze ormai consolidate, c’è un Italia in cui nascono distillati, amari, liquori e vermouth: ne traccia una mappa “Spirito Autoctono” 2026, la guida che racconta itinerari originali, aziende storiche, progetti green e percorsi di viaggio. Curata da Francesco Bruno Fadda e da Lara De Luna, la nuova edizione raccoglie oltre 900 etichette e più di 200 produttori di tutto il Paese. Il risultato è una fotografia ampia e aggiornata di un settore in grande evoluzione, in cui tradizioni antiche e sperimentazioni moderne convivono senza nostalgia.
Quest’anno la fotografia qualitativa del bere italiano, o “Metodo Italiano”, si fa ancora più nitida grazie ai risultati delle degustazioni: 200 Ampolle d’Oro (il massimo riconoscimento della Guida) e 192 prodotti premiati con 4 stelle. A livello territoriale, emerge un quadro chiaro: il Piemonte è la regione con più Ampolle d’Oro, con più prodotti a 4 stelle e con il maggior numero di referenze presenti in Guida; la Lombardia è invece la regione con più gin censiti (28). Dati che raccontano un’Italia non omogenea ma vibrante, dove le eccellenze convivono con nuovi progetti artigianali e distillerie che stanno costruendo una nuova identità del gusto italiano.
L’obiettivo è costruire una mappa del bere italiano: non solo grandi firme, ma anche piccole distillerie, realtà emergenti, storie di famiglia, innovazioni e nuovi linguaggi produttivi. Con “Spirito Autoctono” 2026 torna anche la selezione Bere Bene a Tavola, ovvero l’antologia dedicata alle migliori tavole e ai banconi più virtuosi d’Italia. Quei luoghi d’eccellenza dove il bere italiano trova la sua casa d’elezione. I Bere Bene a Tavola 2026 sono 251 indirizzi selezionati tra bar, bar d’hotel, ristoranti, bistrot, pizzerie ed enoteche. Le Ampolle per l'eccellenza assegnate per il 2026 sono 69, di queste 11 sono nuove assegnazioni e 58 conferme dalla precedente edizione.
Accanto alla valutazione tecnica, la guida sviluppa un’anima turistica sempre più dichiarata: distillerie visitabili, itinerari originali, aziende storiche, progetti green e percorsi di viaggio che permettono di scoprire gli spirits italiani direttamente nei luoghi in cui nascono. Ogni scheda è accompagnata da una grafica chiara e da icone intuitive pensate per chi ama viaggiare “seguendo il bicchiere”. È così che nasce lo “Spiriturismo”, un modo nuovo di attraversare l’Italia seguendo le sue eccellenze liquide. Per Spirito Autoctono, raccontare un distillato significa andare oltre la scheda tecnica: significa restituire dignità a un settore vivo, nervoso e frammentato, un laboratorio a cielo aperto dove convivono aziende storiche che rischiano l’invisibilità e micro-distillerie che si costruiscono una reputazione mondiale partendo “da un alambicco e due bottiglie”.

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