LO STOP AL FOIE GRAS IN CALIFORNIA? ORA È UNA QUESTIONE DI STATO CHE INTERESSA I PIANI ALTI. A DIFESA DEL PIATTO FRANCESE PER ECCELLENZA SCENDE IN CAMPO IL SUO DIFENSORE PIÙ AUTOREVOLE: IL PRESIDENTE HOLLANDE CHE DICE “L’EXPORT NON È IN DISCUSSIONE”

“Il foie gras è una grande produzione francese che onora gli allevatori che le si consacrano. Non lascerò mettere in discussione le esportazioni di foie gras, in particolare in certi Paesi o certi Stati in America”. Non lasciano dubbi le parole del difensore più autorevole che il famoso piatto francese possa vantare: il presidente della Repubblica François Hollande, da poco all’Eliseo ma già non nuovo ad interventi in favore dell’enogastronomia nazionale.

Come il foie gras appunto, al centro di una vera e propria “guerra”, dopo che la California - ma prima ancora la Fiera di Colonia in Germania - lo ha messo al bando dal 1 luglio con una legge che vieta la produzione e la vendita del prodotto a causa dei metodi per ottenerlo (la pratica del “gavage”, l’alimentazione forzata di anatre e oche), ora divenuta una “questione di stato” che interessa i piani alti, dopo le dichiarazioni di Hollande, in visita ad un’azienda agricola nel Gers, nel sud-ovest francese, dove anatre e oche sono più a rischio.

“Non possono difendere il libero scambio e poi impedire la vendita di un buon prodotto come il foie gras - ha detto il presidente francese - gli allevatori francesi hanno fatto dei grandi sforzi per mettersi a norma, per rispettare tutte le regole che sono state imposte dall’Europa per il benessere degli animali”. E, su come far cambiare idea ai politici californiani, “se sarà necessario, ne farò arrivare loro quanto sarà necessario, e per loro sarà un piacere”, ma, ha ammesso Hollande, che non c’è niente di concreto che si possa fare per spezzare l’embargo. “Comunque, visto che il foie gras vorremmo consumarlo tutto qui in Francia ma talvolta la mancanza di potere d’acquisto ce lo impedisce - ha concluso il presidente - non vorremmo mai privarne gli americani!”.