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CAMBIAMENTI

L’Oiv lascia Parigi e si trasferisce a Digione: nuova sede per stabilità dell’“Onu del Vino”

L’insediamento del Segretariato Oiv, guidata da Luigi Moio, all’hôtel Bouchu d’Esterno è previsto per settembre 2022

L’Oiv lascia Parigi e si trasferisce a Digione, all’hôtel Bouchu d’Esterno. La decisione era nell’aria da tempo, e con il voto - per acclamazione - dell’ultima Assemblea Generale, diventa ufficiale: i 48 Stati membri, così, hanno accettato l’offerta della Francia di dotare l’Oiv (Organisation Internationale de la Vigne et du Vin) di una sede definitiva (in comodato d’uso per 100 anni. ndr), garantendo stabilità temporale, giuridica e finanziaria all’Organizzazione, che è l’“Onu del Vino”.
Una decisione accolta con favore dal presidente Oiv Luigi Moio, e che risponde alla necessità, espressa più volte dall’Organisation Internationale de la Vigne et du Vin, in Francia sin dalla sua nascita, quasi un secolo fa, nel 1924, di trovare locali più consoni ad accogliere le proprie attività. L’insediamento del Segretariato dell’Oiv nella nuova sede (che ha ospitato l’ulitma Assemblea Generale) è previsto per settembre 2022, al termine dei lavori di ristrutturazione, ma il passaggio ha già vissuto un importante momento istituzionale
, con il Segretario di Stato di Francia, Jean-Baptiste Lemoyne, che è stato ricevuto dal Sindaco di Digione, François Rebsamen, che ha ringraziato il Governo di Parigi per l’impegno e i membri dell’Oiv per la fiducia nel progetto portato avanti dalla città di Digione.
Nelle prossime settimane, inoltre, gli Stati membri saranno chiamati a decidere sulla richiesta del Texas, candidatosi come Stato osservatore, mentre tra le organizzazioni internazionali non governative c’è una nuova osservatrice, Lien de la Vigne, nata nel 1992 con la missione di promuovere l’innovazione e la cooperazione tecnologica nella filiera del vino.

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