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LA CURIOSITÀ

Luca Sarais (Cantine Isola) e Filippo Carraretto (La mia cantina), i “Miglior Enotecari d’Italia”

Il premio istituto da Aepi - Associazione Enotecari Professionisti Italiani. Il top all’estero è Daniele Leopardi (Tentazioni a Montmartre, Parigi)
AEPI, CANTINE ISOLA, ENOTECARIO, LA MIA CANTINA, TENTAZIONI, vino, Italia
Luca Sarais, Filippo Carraretto e Daniele Leopardi: i “Miglior Enotecari d’Italia”

Luca Sarais, patron della celebre enoteca Cantine Isola di Via Paolo Sarpi a Milano, nella categoria “enoteca con mescita”, e il giovane Filippo Carraretto dell’enoteca La mia cantina di Padova (vincitore anche del premio Miglior Enotecario d’Italia Under 30, istituito con l’egida del Consorzio Vino Chianti Classico), nella categoria “bottiglieria classica”, mentre il premio Miglior Enotecario d’Italia all’Estero, patrocinato dal Consorzio Tutela Vini della Valpolicella, è stato conferito a Daniele Leopardi dell’enoteca Tentazioni di Montmartre a Parigi. Ecco i vincitori del Concorso Miglior Enotecario d’Italia, voluto da Aepi - Associazione Enotecari Professionisti Italiani, guidata da Francesco Bonfio, con la premiazione andata in scena ieri nella suggestiva atmosfera romana di Villa Pallavicini Mori.
“La professione dell’enotecario è ricca di peculiarità e sfaccettature, per questo motivo abbiamo voluto ricercare e scoprire anche i talenti che operano al di fuori dei confini nazionali” afferma Francesco Bonfio, presidente Aepi. Con un concorso che è anche una ricerca di talenti che ha puntato i riflettori anche sulle nuove leve, giovani enotecari “under 30” che permettono a questa professione di guardare al futuro con un approccio nuovo, moderno e dinamico alla professione. I premi sono stati consegnati dal Presidente della Commissione Agricoltura della Camera, Filippo Gallinella, mentre ha fatto pervenire un messaggio di saluto Gian Marco Centinaio, Sottosegretario nel Governo Draghi al Ministero delle Politiche Agricole, che ha sottolineato @la centralità della professione degli enotecari nella divulgazione del sapere legato al vino necessario per un consumo consapevole, soprattutto considerando che il vino è parte integrante della storia e della cultura italiana e non solo eccellenza della produzione made in Italy e pilastro della dieta mediterranea”.
I complimenti della giuria di Aepi vanno a tutti i sei finalisti che si sono sfidati per l’ultima prova del Concorso Miglior Enotecario d’Italia tra bottiglierie classiche e pubblici esercizi specializzati nella mescita di vino e distillati: Filippo Carraretto (Padova, La mia Cantina) Andrea Lauducci (Ferrara, Enoteca Botrytis) Mattia Manganaro (Brescia, Biessewine), Luca Civerchia (Jesi, Enoteca Rossointenso) Pietro Palma (Prato, To Wine) Luca Sarais (Milano, Cantine Isola).
Che non hanno affrontato solo prove, ma vissuto anche momenti di alta formazione possibili grazie alla partnership con il Comité Champagne e il Consorzio del Brunello di Montalcino. Uno degli obiettivi del concorso è stata la creazione di occasioni di unione e contaminazione tra le svariate competenze proprie degli enotecari in concorso. “Incontrarsi e permettere a dei professionisti del settore di confrontarsi su temi come l’attività di consulenza, il contatto con il consumatore, le conoscenze tecniche riguardanti le etichette, le basi culturali per valorizzare il prodotto, lo spessore umano fondamentale per questa figura sono stati la vera chiave vincente per questo concorso. Esserne parte come presidente di giuria insieme ai miei colleghi: Chiara Giovoni, comunicatrice, Leila Salimbeni, giornalista, Cristian Deflorian di Pasta Felicetti e il sommelier professionista Giuseppe Vaccarini è stato un grande onore” spiega Stefano Caffarri.
Fondamentale anche la collaborazione con i Consorzi che hanno deciso di aderire e diventare sponsor della competizione, ovvero Consorzio Tutela Vini dei Colli Orientali del Friuli Ramandolo, Consorzio Vini DOC delle Venezie, Consorzio Vini Alto Adige, Consorzio Vino Chianti Classico, Consorzio di Tutela Vini Cirò e Melissa, Consorzio Vino Toscana, Consorzio di Tutela Vini del Trentino, Consorzio Tutela Vini Colli Euganei, Consorzio Tutela Vini Valpolicella, Enoteca Regionale del Barolo.A tutela di una professione, quella dell’enotcario, che è fondamentale non solo per il commercio, ma anche per la comunicazione, la narrazione e la cultura del vino.

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