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L’Unione Europea (a sorpresa) dà carta bianca ai produttori di spumanti sull’uso della capsula

Al centro del regolamento la riduzione dei costi e dei rifiuti. Riflessioni in corso in Champagne, dove è parte dell’identità della bottiglia
Mondo
Lo Champagne e la sua capsula

Dire che è passata in sordina è dire poco, perché il regolamento delegato 2023/1606 della Commissione Europea pubblicato l’8 agosto sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, ha colto di sorpresa tutti, a partire dai produttori di spumanti, cui è rivolto, ma che non sono neanche stati coinvolti. In sostanza, il nuovo regolamento permette “a produttori ed imbottigliatori di astenersi dall’utilizzare la capsula (che copre il collo della bottiglia, generalmente in alluminio polilaminato, ndr) per ragioni operative come la riduzione dei costi, l’abbattimento dei rifiuti o il miglioramento della commercializzazione, purché sia garantita l’assenza di rischi per il prodotto legati all’apertura o alla manipolazione involontaria della chiusura. I produttori di vino spumante, di vino spumante di qualità e di vino spumante di qualità di tipo aromatico possono decidere di non avvolgere il collo della bottiglia con la capsula”.

Non è evidentemente un obbligo, ma una possibilità, che prende atto sia delle necessità dei produttori che dello status quo. In molti, infatti, sia per motivi economici che ambientali, hanno deciso negli ultimi tempi di farne a meno, ma la capsula non è un semplice orpello. Specie in Champagne, dove fa parte dell’identità stessa della bottiglia, soprattutto delle grandi Maison. Ed è qui, come riporta il magazine francese “Vitisphere”, che si è acceso il dibattito, sia sulle modalità e sulle tempistiche della decisione presa dall’Unione Europea, sia sulle eventuali contromosse.

Il disciplinare di produzione dello Champagne, come ricorda Maxime Toubart, presidente del Syndicat Général des Vignerons de Champagne, “non rende obbligatorio l’uso della capsula, perciò se vogliamo che lo diventi dovremo prevedere una disposizione in merito. All’interno del mondo produttivo c’è una certa unanimità nel voler mantenere l’uso della capsula, perché fa parte dell’identità dello Champagne, ed è anche uno strumento di controllo”. I dialoghi sono solo all’inizio, perché le questioni ambientali, ormai, hanno un peso enorme, resta da capire se anche i consumatori la pensino così o siano, al contrario, legati ad un aspetto più tradizionale della bottiglia di Champagne.

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