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MERCATO IN FRENATA

Lvmh, -7% per la divisione “wine & spirits” del colosso del lusso. Che, nel complesso, cresce

62 miliardi di euro il fatturato complessivo nei primi 9 mesi 2023, in crescita sul 2022. Ma vini e alcolici, a 4,9 miliardi di euro, sono in frenata
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Vino e spirits soffrono anche nel segmento del lusso: -7% nei primi 9 mesi 2023 per Lvmh

Il segmento del lusso è in ripresa, ma non per il wine & spirits. Almeno a giudicare dai conti sui primi 9 mesi 2023 del colosso Lvmh, che, con la divisione Moët Hennessy, mette insieme i brand più prestigiosi in Francia e nel mondo (da Clos Des Lambrays a Château d’Yquem, da Dom Pérignon a Ruinart, da Moët & Chandon a Veuve Clicquot, da Château Cheval Blanc a Krug, da Mercier a Chandon, da Cloudy Bay a Newton Vineyard, da Bodega Numanthia a Terrazas De Los Andes, da Ao Yun a Cheval Des Andes e Cape Mentelle).
Ebbene, se nel complesso il bilancio dei primi 3 trimestri dice +14% a livello di gruppo, a 62 miliardi di euro, con una crescita del +26% nel retail, del +16% nella moda, del +12% nella cosmesi e del +9% negli orologi e gioielli, l’unica voce in negativo è quella del beverage, che fa -7% nei primi 9 mesi 2023 (sullo stesso periodo 2022), per 4,6 miliardi di euro, con un pesante -14% nel terzo quarto dell’anno, sull’anno precedente.
Una performance, spiega Lvmh, da leggere anche alla luce dei risultati straordinari del 2022. Ma, in ogni caso, un segnale negativo per il comparto del beverage che, dunque, sembra soffrire a tutti i livelli di prezzo ...

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