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MERCATI

Lvmh amplia il proprio “vigneto” investendo nello spumante analcolico “French Bloom”

Lo fa con una quota di minoranza nel brand no alcool e “super premium” lanciato nel 2019 da imprenditori prestigiosi e con bottiglie fino a 109 euro
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Credit: Facebook/French Bloom

Il mercato degli analcolici cresce così come quello delle bollicine, che appare più “robusto”, attualmente, delle altre tipologie di vino, trovando un’apertura più ampia da parte delle nuove generazioni e non solo, complice anche il loro uso nei cocktail e una “beva” più immediata. Ecco che oggigiorno bollicine e analcolici possono rappresentare un’unione interessante, anche in ottica dei numeri, con i “top player” enoici che infatti stanno guardando sempre con maggiore interesse ad una diversificazione della gamma che comprenda gli analcolici di fascia “premium”. Succede ad esempio in Francia, e, non a caso, qualche giorno fa avevamo scritto di Billecart-Salmon, storica Maison di Champagne, entrata nel mondo delle bevande alcool free supportando Juke. Ma a muoversi è anche Lvmh, colosso del lusso, oltre che proprietario di un “vigneto” di alta classe che conta brand iconici nei terroir di Champagne e Provenza (e non solo) che vanno da Moët & Chandon a Krug, da Cheval Blanc a Château d’Yquem, da Ruinart a Dom Pérignon, da Domaine des Lambrays a Veuve Cliquot, da Cloudy Bay a Bodega Numanthia, da Terrazza de Los Andes ad Ao Yun, che ha siglato una partnership strategica con French Bloom, “leader di mercato negli spumanti analcolici di prestigio, attraverso l’acquisizione di una quota di minoranza”.
Lanciato nel 2019 da Maggie Frerejean-Taittinger e Constance Jablonski con un gruppo di investitori (tra cui Jean Moueix, proprietario e dg Petrus, Frédéric Biousse degli Hôtels Domaines de Fontenille, e Florian Heriard-Dubreuil dei gruppi Rémy Cointreau e Oeneo), French Bloom è in forte crescita nella categoria degli spumanti analcolici super premium con bottiglie fino a 109 euro. Un partnership tra storia e modernità che può svilupparsi con prospettive molto interessanti. Rodolphe Frerejean-Taittinger, Ceo di French Bloom e marito della co-fondatrice Maggie Frerejean-Taittinger, ha spiegato al magazine francese “Vitisphere”, che riporta una nota di Moët Hennessy, la divisione vini e liquori del Gruppo Lvmh, che “l’ambizione di French Bloom è duplice: rimanere il leader indiscusso nel vino analcolico super premium (con una presenza in più di 30 Paesi in meno di 3 anni) e posizionarsi come “il premier cru” dei vini analcolici”.

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