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MADE IN ITALY ALLA CONQUISTA OLTRECONFINE: È IL TURNO DELLA BIRRA (36 MILIONI DI CONSUMATORI IN ITALIA) CHE NEL 2011 HA VISTO IL 16,3% DELLA PRODUZIONE VOLARE ALL’ESTERO (2 MILIONI DI ETTOLITRI). IL VOLANO? LE BIRRE ARTIGIANALI. PAROLA DI ASSOBIRRA

Made in Italy alla conquista oltreconfine: è il turno della birra, che conta fra i suoi ranghi in Italia 36 milioni di consumatori, di cui 16 milioni donne, e soprattutto tra gli under 54, che possono scegliere fra 2.000 marchi, e che nel 2011 ha visto il 16,3% (oltre 2 milioni di ettolitri) della sua produzione volare all’estero. A trainare il settore sono i prodotti di nicchia, come le birre di frumento, di Abbazia e le artigianali, che rappresentano il 3-4% dei volumi totali, con margini di crescita del 10-20%. Il settore nel Belpaese conta 14 stabilimenti industriali (di cui 6 nel centro sud), 2 malterie e oltre 400 microbirrifici (Lombardia in testa con la più alta concentrazione, ben 76), che, complessivamente, danno lavoro a 4.000 persone, ma sono circa 144.000 gli addetti coinvolti a vario titolo nella produzione e nel commercio della birra nel nostro Paese (Ernst & Young 2011, The contribution made by beer to the European Union Economy). Ecco la fotografia del settore scattata da AssoBirra, l’associazione degli industriali della birra e del malto.
A conferma che la birra italiana è sempre più apprezzata all’estero arrivano anche le 11 medaglie e menzioni d’onore portate a casa dall’Italia al “Brussels Beer Challenge”, il concorso internazionale con produttori provenienti da tutto il mondo, dove il Belpaese ha conquistato anche 2 medaglie d’oro, ai birrifici Birradamare di Ostia (Roma) e Kamun di Predosa (Alessandria) con, rispettivamente, “Na Birretta Nera” (Schwarz) e “Nocturna” (Oatmeal Stout). “Siamo fieri - sottolinea Filippo Terzaghi, direttore di AssoBirra - che le birre italiane siano riuscite ad affermarsi in un contesto così difficile come il “Brussels Beer Challenge”. Questa è la testimonianza che la nostra birra è ormai un prodotto internazionale e che il movimento rappresentato dai microbirrifici è una realtà che sta andando oltre i nostri confini”.
Non è un caso se nel 2011 il 16,3% del totale di birra prodotta in Italia (oltre 2 milioni di ettolitri) è stata esportata. Una crescita importante, soprattutto in una fase di difficoltà del mercato interno, causa crisi e concorrenza straniera low cost. “I microbirrifici presenti nel nostro Paese - spiega Terzaghi - sono oltre 400, con la presenza di almeno 1 azienda in ogni provincia. In Lombardia, dove più forte è la loro presenza, se ne contano ben 76, poi ci sono Piemonte (54), Emilia Romagna (40), Toscana (38), Veneto (34) e Puglia (21)”. Si tratta di aziende piccole, che impiegano in media 1-3 persone e producono in media 411 ettolitri l’anno. Spesso reinterpretano la birra in chiave nazionale, usando prodotti legati al territorio, come castagne o spezie della macchia mediterranea.

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