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MADE IN ITALY: ARRIVA LA “BANDIERA VERDE” 2009, IL FOOD VALE 5 MILIARDI DI EURO

Non c’è solo l’Italia del Colosseo, dei musei, dei poeti, dei santi e navigatori, ma anche l’Italia della “vinosophia”, della “solidarietà rurale”, del “tartufo coltivato” e della Provincia a “immondizia zero”. Emerge dalla fotografia scattata dal premio “Bandiera Verde Agricoltura 2009”, promosso dalla Cia-Confederazione Italiana Agricoltori, che oggi a Roma è stato consegnato a 20 “campioni” dell’agricoltura sostenibile, dell’innovazione, dell’originalità, dell’ingegno, della tradizione, della qualità. Tra gli insigniti del premio, c’è chi ha riscoperto i vantaggi del mulino a acqua, dieci nuove essenze dei fiori di Bach, la cera d’api per i set cinematografici, la musica da “stalla”, il vino senza solfiti e le api che, invece di pungere, si fanno coccolare. Quindi, anche se il contesto generale del Paese respira una persistente crisi, c’è chi nell’agricoltura e nel territorio rurale, cerca, e spesso trova, energie per superare l’empasse e creare situazioni di reddito e sviluppo. La nuova tendenza, che emerge dal profilo dei premiati di “Bandiera Verde”, è quella di sfruttare anche l’indotto generato da un’agricoltura funzionale ad un nuovo modello di turismo. Il turismo enogastronomico e rurale in Italia continua il suo trend positivo con un giro di affari calcolato in più di 5 miliardi di euro, e attualmente rappresenta uno dei veri “motori” della vacanza “made in Italy”. D’altronde, proprio gli “enogastronomi”, in giro per l’Italia, pongono come motivazione principale la ricerca di cibi buoni, affrontano vacanze, da 3 a 5 notti, ma ben organizzate, privilegiando agli interessi particolari dall’enogastronomia di tendenza quella di uno specifico territorio, dal wellness allo shopping, al collezionismo per esplorare nuove destinazioni e aumentare le motivazioni di viaggio. A conferma della domanda internazionale di turismo rurale in Italia, fortemente in crescita, sono arrivati dalla Biteg 2009 (Borsa internazionale del turismo enogastronomico). I “compratori” più numerosi sono stati gli operatori scandinavi, sempre più interessati ai “tour culturali” dedicati alla scoperta del territorio; il trend generale mostra la crescita del turismo rurale in Italia, così come l’abbinata “wellness” e sport all’enogastronomia si conferma volano di un nuovo turismo, sinonimo del viaggiare tranquilli per l’Italia, contro le vacanze frenetiche.

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