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MADE IN ITALY: IL MINISTRO DE CASTRO, EXPORT ALIMENTARE A 24 MILIARDI. L’OBIETTIVO DI MEDIO TERMINE E’ IL POTENZIAMENTO DELLE IMPRESE

Il “made in Italy” alimentare piace sempre più all’estero: nel 2007 è stato proprio il settore agroalimentare a trascinare le esportazioni italiane, raggiungendo un volume di affari di quasi 24 miliardi di euro. Un dato rimarcato oggi dal Ministro delle Politiche Agricole, Paolo De Castro, che ha tracciato le attività del Ministero nel 2007 e le prospettive per il 2008.

“Grazie alle politiche avviate dal Governo e all’azione delle imprese - ha detto De Castro - si è potuto registrare nel 2007 quasi 24 miliardi di euro di export, con tassi di crescita ancora in forte espansione”. “Un progresso - ha aggiunto il ministro - che si è mantenuto sostenuto entro i confini Ue e nei mercati terzi, nonostante il rafforzamento dell’euro”. Per De Castro, in ogni caso, il punto di forza resta il ruolo delle imprese e, in tal senso, ha sottolineato l’esigenza di “proseguire nella politica, individuata nella Finanziaria, diretta a potenziare il sistema imprenditoriale per renderlo sempre più competitivo nel contesto globale”.

Sul mercato interno, però, le cose vanno un po’ meno bene, con i consumi di ortofrutta calati di oltre il 15% in volume negli ultimi cinque anni.
Contemporaneamente la dinamica dell’economia è difficile, il Pil ha tassi di crescita molto bassi, e da diversi anni è costantemente inferiore all’inflazione, fatto che segnala la riduzione dei redditi reali. Di conseguenza si è modificato anche l’atteggiamento degli italiani rispetto alla spesa alimentare, privilegiando la ricerca dei prezzi più bassi.

Secondo il ministro, il mercato interno necessita di consolidamento e, in tal senso, “gli standard raggiunti in termini di salubrità e sicurezza alimentare, la varietà di offerta e la cultura alimentare tipiche del sistema agroalimentare italiano, sono la principale “arma” su cui lavorare per difendere il mercato interno dalla concorrenza, spesso sleale, delle importazioni”.

E’ sul fronte comunitario e internazionale che l’Italia, secondo De Castro, ha ottenuto i migliori risultati. “Così è per la riforma dell’Ocm ortofrutta, dell’Ocm vino e per la modifica dell’ Ocm zucchero, ma anche nell’eliminazione del set-aside che ha permesso di ridurre i prezzi del grano”. Intensa poi la cartella relativa all’azione diplomatica e di supporto commerciale: “le missioni in Cina, Giappone, Russia, Brasile, Stati Uniti, oltre a quelle nei Paesi Comunitari - ha detto De Castro - hanno portato a rilevanti risultati, come l’ apertura dell’ export dei prosciutti in Cina e delle arance in Giappone”.

E il futuro? “La legge Finanziaria 2008 - ha incalzato il ministro - conferma i livelli di sostegno pubblico al settore, rafforzando e ampliando gli strumenti di intervento come le agevolazioni fiscali Iva e gasolio, rilanciando la politica agroenergetica, oltre a molti altri punti diretti a potenziare le imprese”. In questa direzione, ha continuato De Castro, vanno anche le disposizioni tese a promuovere le fusioni e acquisizioni tra imprese (fiscalità agevolata sul disavanzo di fusione). “La legge di assestamento di bilancio 2007 ha assegnato al settore 118 milioni di euro per le crisi di mercato del 2005”, ha aggiunto il ministro, mentre “per la pesca la Finanziaria ha confermato i benefici fiscali della Legge 30, sbloccando i fondi per il credito peschereccio, estendendo l’operatività del fondo giovani agricoltori anche ai giovani pescatori”.

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