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MADE IN ITALY, IN PRIMIS IL “WINE & FOOD”: PIANO STRAORDINARIO NEGLI USA, CHE WINENEWS HA ANTICIPATO NEI GIORNI SCORSI, CON UN AGGIUNTA DI FONDI (10 MILIONI DI EURO). IL VICE MINISTRO URSO LANCIA PROGETTO: “OBIETTIVO PROMUOVERE, MA ANCHE TUTELARE”

Il supereuro si fa sentire e le esportazioni italiane negli Usa iniziano a rallentare (-1,4% nei primi 5 mesi). Ma l’Italia non vuole perdere terreno e così lancia la propria controffensiva: un piano straordinario da 10 milioni di euro per promuovere e tutelare il “made in Italy” negli States, che prende il via con la missione del Vice Ministro allo Sviluppo Economico, Adolfo Urso, a New York per l’“International Summer Fancy Food & Confectionary Show”, la maggiore fiera del settore agroalimentare negli Usa e prima tappa di attuazione del progetto, che punta anche a proteggere il “made in Italy”, soprattutto alimentare.
Nel mercato Usa, infatti, ogni prodotto italiano che entra ce ne sono 3 contraffatti. Il piano straordinario, i cui fondi si vanno a sommare ai 10 milioni già stanziati in via ordinaria, è affidato all’Istituto nazionale per il Commercio con l’Estero e “deve servire a promuovere il “made in Italy” nei suoi settori di eccellenza: agroalimentare, arredamento, abbigliamento-moda e automazione”, spiega Urso che, si appresta a lanciare dalla Grande Mela il piano, in una tre giorni newyorkese accompagnato da 5 regioni (Calabria, Piemonte, Sardegna, Lombardia,Toscana), 5 camere di Commercio (Caserta, Verona, Roma, Vicenza, Viterbo) e 260 aziende italiane.
A dare il via libera all’attuazione del piano sarà la partecipazione all’“International Summer Fancy Food & Confectionary Show”, alla quale sono previste oltre 2.500 aziende (da De Cecco a Del Verde, da Ferrarelle ad Auricchio, da Parmacotto ad Urbani Tartufi), provenienti da tutto il mondo, con 26.000 operatori e il padiglione è tra i più grandi della manifestazione.
“nel 2007 abbiamo esportato negli Usa nel comparto agroalimentare l’8,3% in più sul 2006 per un valore di 88 milioni di dollari. Il trend è dunque positivo ma il caro euro ha mostrato dei primi segnali di rallentamento per il nostro export e quindi vogliamo intervenire in modo energico e da subito, per questo si spiega la nostra presenza al Fancy Food”, spiega Urso, sottolineando che “la nostra azione non sarà solo di promozione ma anche di tutela del “made in Italy”. Abbiamo infatti istituito proprio a New York un desk anticontraffazione a favore delle nostre Pmi per porre un rimedio al fenomeno dell’“italian sounding”, ovvero dei cibi imitativi o contraffatti che costano al nostro paese proprio nel mercato statunitense 50 miliardi di euro, 3 volte l’export dell’industria alimentare nazionale (nel 2007 ha toccato quasi 18 miliardi di euro). Equivale a dire che per ogni prodotto realmente proveniente dall'Italia ce ne sono 3 contraffatti”.
Il piano straordinario, affidato all’Ice, si sviluppera nella seconda parte del 2008 e nella prima parte del 2009, con eventi di promozione e marketing anche negli altri settori di punta del “made in Italy” con l’organizzazione di eventi mirati a sostenere e promuovere al meglio la produzione italiana nel mercato americano che rappresenta con una quota del 6,8% il primo mercato di sbocco del “made in Italy” nel mondo.

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