MADE IN ITALY: LA COLDIRETTI PROSEGUE LA MOBILITAZIONE

“Andiamo avanti con l’azione mobilitativa forti di un progetto forte e spendibile sul territorio”. Lo ha annunciato il presidente della Coldiretti in assemblea dell’organizzazione degli imprenditori agricoli nel sottolineare che “nel momento in cui il sistema della concertazione tradizionale non viene fatto funzionare sposteremo l’azione sindacale dagli uffici alle piazze”.
La piattaforma della nostra mobilitazione è solida e inattaccabile perché - ha sottolineato Marini - non si fonda su rivendicazioni corporative, ma sull’interesse generale: dalla necessità di conoscere la provenienza del cibo che si acquista allo sviluppo di energie pulite per difendere l’ambiente e contrastare i cambiamenti climatici, dalla garanzia di trasparenza nei prezzi e nella qualità degli alimenti alla difesa del territorio.
I segnali di attenzione che si rincorrono con l’annuncio dell’arrivo di nuovi provvedimenti applicativi della finanziaria (dalle società agricole ai farmers market), l’impegno per lo stop agli Ogm o la difesa dell’etichettatura di origine degli alimenti non bastano perché - ha precisato Marini - ben altri sono gli obiettivi della mobilitazione con la quale chiediamo una decisa inversione di tendenza.
Il successo della manifestazione di Bologna, la convinta partecipazione e il legame sempre più solido con i nostri associati ci la forza e la sicurezza, ma anche la responsabilità - ha concluso Marini - per continuare a combattere il tentativo di smontare il progetto Coldiretti per un’agricoltura di qualità legata al territorio e capace di competere sui mercati, che rifiuta le importazioni illegali e il mescolamento tra prodotti italiani e stranieri senza che il consumatore lo sappia.