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MAGGIO APRE UFFICIALMENTE LA STAGIONE DI PRANZI E CENE ALL’APERTO: RIPARTE L’ETERNA SFIDA TRA I SOSTENITORI DEL BARBECUE E GLI OLTRANZISTI DEL PANINO AL SACCO

Maggio ormai è arrivato e con esso l’appuntamento fisso di pranzi, cene, colazioni e merende all’aperto e, per chi mastica l’inglese, gustosissimi brunch all’aria aperta. Si riapre quindi l’annosa questione che vede schierati due partiti della gastronomia en plein air: i sostenitori del barbecue e gli oltranzisti dei panini al sacco.
Pochi ma validi argomenti supportano il partito del pic-nic con pranzo al sacco: la praticità di potersi recare a banchettare ovunque e con qualsiasi mezzo di locomozione, compresi i piedi, grazie alla possibilità di portarsi appresso il classico cestino o il più moderno zainetto pieno di panini, tramezzini, uova sode e bevande d’ogni tipo. Tovagliette di carta, tavoli e sedie ripiegabili per i più organizzati, completano il quadro del pic-nic che sfodera anche il vantaggio di poter ripiegare in una location riparata qualora il tempo decida all’improvviso di fare i capricci.
Se, obiettivamente, i fanatici del barbecue non possono competere con gli oltranzisti del panino al sacco su quest’ultimo punto e spesso si ritrovano a bocca asciutta e piatto bagnato per colpa del tempo capriccioso, tuttavia è davvero lunga la lista dei loro argomenti. In primis il barbecue mette d’accordo tutti: grandi e piccini, tradizionalisti e all’avanguardia e, di questi tempi da non sottovalutare, carnivori doc, vegetariani e vegani.
Le combriccole più organizzate, infatti, quelle che si riuniscono tutte le settimane lo stesso giorno e alla stessa ora, dispongono dei cosiddetti party grill: enormi barbecue composti da più grill componibili di ghisa perfetti per cuocere un grosso pezzo di carne come la costata o la fiorentina, ma anche gli spiedini e le costolette. Ai lati si possono tranquillamente abbrustolire verdure o tranci di pesce. Per chi infine, volesse far felici anche i bambini, se il grill è di tipo reversibile permette di sfornare uova, toast e hamburger, come al fast food (www.carnealfuoco.it).
L’ultima frontiera del barbecue, infatti, sembra essere proprio la ghisa: riscaldamento graduale, mantenimento costante della temperatura, diffusione del calore omogenea, e quindi cottura completa e uniforme senza punti di surriscaldamento che possano carbonizzare gli alimenti, ne fanno il materiale per eccellenza per la cottura (www.lecreuset.com).

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