I sacchetti per la frutta e la verdura nei supermercati, diventati questione nazionale dopo l’obbligo per gli esercenti di farli pagare introdotto nel 2018, continuano a far notizia, dopo che un parere del Consiglio di Stato, ora, stabilisce che si possano portare da casa, a patto che il sacchetto in questione sia “idoneo a preservare la merce”. Idoneità che, precisa il Consiglio di Stato, dovrà essere verificata da ogni singolo negozio o supermercato, “secondo le modalità dallo stesso ritenute più appropriate”. Insomma, tanta attenzione su questo tema dei sacchetti biodegradabili, “motivata anche dal fatto che mai cosi tanta frutta e verdura è arrivata sulle tavole degli italiani da inizio secolo, per un quantitativo di 8,5 milioni di tonnellate nel 2017, con un aumento dei consumi superiore del 4% sul 2016”.
A sostenerlo la Coldiretti, che, cogliendo l’occasione, invita i consumatori di concentrarsi più sul contenuto che sul contenitore. “In una situazione in cui la frutta e verdura è la principale voce di spesa degli italiani, 1/4 del totale, il consiglio della Coldiretti è di verificare l’origine dei prodotti acquistati e di privilegiare quelli italiani o a chilometri zero per sostenere l’economia e l’occupazione nazionale, ma anche garantirsi maggiore freschezza, genuinità e sicurezza. L’Italia - conclude la Coldiretti - è al vertice della sicurezza alimentare mondiale con il 99,4% dei prodotti ortofrutticoli che sono risultati regolari per residui chimici secondo l’ultimo rapporto del Ministero della Salute”.
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