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MALTEMPO - COLDIRETTI: NEI CAMPI PERSI ALMENO 100 MILIONI DI EURO PER LA GRANDINE E AL NORD E’ ALLARME GELO PER LA FRUTTICOLTURA

Ammontano ad almeno 100 milioni di euro i danni stimati dalla Coldiretti per le forti grandinate che hanno colpito a macchia di leopardo distruggendo lattughe, scarole, indivie ma anche cavolfiori, peperoni, broccoli, finocchi e pomodori, cereali, piante da frutto in fiore, ma anche alle strutture aziendali come le serre sopratutto in Campania. Lo evidenzia dal monitoraggio della Coldiretti dal quale emerge che ai danni da grandine del Mezzogiorno si sommano quelli causati dal gelo alle aree frutticole del nord Italia dal Piemonte al Trentino dove nelle vallate la temperatura è scesa nella notte sotto gli zero gradi e c'e' apprensione fra gli agricoltori della Val di Non per il rischio di gelate che potrebbe compromettere il prossimo raccolto di mele.
I valori negativi fino a cinque gradi fatti segnare dalla colonnina di mercurio in provincia di Cuneo in Piemonte hanno causato danni - riferisce la Coldiretti - soprattutto agli alberi da frutto, quali albicocco, kiwi, pesco, susino, ciliegio mentre meno danneggiate sembrano al momento le colture di meli e peri. Dove sono presenti sono già stati predisposti per l'azione gli impianti di irrigazione antibrina e aperte le reti antigrandine disponibili a macchia di leopardo nelle diverse regioni, anche se le previsioni fanno sperare per un innalzamento delle temperature.
L'inverno piu' caldo degli ultimi due secoli ha favorito - sottolinea la Coldiretti - la ripresa dell'attività vegetativa delle piante ed in queste condizioni le gemme ed i fiori, per effetto del gelo sono destinati a cadere e a non produrre frutti con la riduzione del potenziale produttivo e raccolti ridotti.
Se il freddo permarrà per alcuni giorni a rischio sono anche - continua la Coldiretti - verdure e ortaggi che sono maturati con mesi di anticipo. E’ invece calamità naturale in provincia di Salerno dove 700 aziende ortofrutticole con produzioni di pesco, albicocco, susine fragole e ortaggi in serra che vedono il loro prodotto completamente devastato da chicchi di grandine del calibro di 10-15 millimetri.
Un evento meteorologico di portata eccezionale - afferma la Coldiretti - che nemmeno gli agricoltori più anziani ricordano di avere mai visto nella loro vita e di fronte al quale occorre intervenire urgentemente a sostegno delle imprese agricole. Un strumento di difesa contro i capricci del tempo - precisa la Coldiretti - è l'assicurazione che può aiutare a contenere i danni di natura economica in caso di raccolti “danneggiati” dal clima pazzo, come gelo, grandine, brina, eccesso di pioggia, vento forte e siccità.
Dal 1 gennaio 2007 lo Stato ha ridotto sostanzialmente indennizzi per i danni causati nelle campagne dal verificarsi di eventi calamitosi, mentre è possibile beneficiare di un sostegno alla stipula delle assicurazioni. Una strada che - conclude la Coldiretti - va incentivata con maggiormente convinzione affinché si trasformi in un opportunità piu' diffusa in agricoltura costretta a confrontarsi con cambiamenti climatici che rappresentano una nuova sfida per le imprese.

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