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MANCA ANCORA UNA LEGGE CHIARA SULL’IMPORTAZIONE DI CARNI OTTENUTE DA ANIMALI CLONATI. LA LEGA NORD PROPONE DI ELABORARE UNA NORMA CHE NE VIETI IL COMMERCIO IN ITALIA, PER TUTELARE LA PRODUZIONE DI ECCELLENZA NAZIONALE

“Evitare l’importazione ed il commercio nel mercato unico di alimenti derivanti da animali clonati e loro progenie, e al contempo promuovere fin da subito la regolamentazione sulla tracciabilità e l’obbligo di etichettatura di origine dei prodotti alimentari per garantire al consumatore il diritto ad un’informazione chiara e trasparente finalizzata ad una scelta alimentare consapevole”. È la mozione presentata dai senatori della Lega Nord, Gianpaolo Vallardi, Enrico Montani e Luciano Cagnin in cui si impegna il Governo ad intervenire nelle competenti sedi comunitarie.

“Ad oggi manca una legge chiara in materia - spiega Vallardi - siamo in una situazione di empasse normativo che permette ai cibi clonati di entrare nel nostro Paese”. Per questo, spiega il capogruppo leghista in Commissione Agricoltura di Palazzo Madama “siamo promotori di un’iniziativa a tutela della salute dei cittadini, affinché il nostro governo faccia pressione a livello comunitario per impedire l’ingresso di cibi clonati nel nostro Paese”.

L’obiettivo del carroccio è duplice: “da una parte - spiegano Cagnin e Montani - salvaguardare la salute dei cittadini, dall’altra tutelare i prodotti tipici che un’eventuale diffusione di cibi clonati danneggerebbe pesantemente. Noi siamo il primo Paese al mondo per quantità e qualità di Doc, Igp e Dop. I sistemi nutrizionali ispirati ai modelli tradizionali dei paesi del bacino del Mediterraneo sono ormai preferiti a modelli alimentari diversi e la dieta mediterranea ha recentemente ottenuto il riconoscimento di Patrimonio culturale immateriale dell’umanità da parte dell’Unesco. Dunque - concludono i senatori del Carroccio - l’introduzione di alimenti manipolati geneticamente danneggerà i produttori della Penisola”.

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